Presentate le ragioni per votare Sì il 28 febbraio
BELLINZONA - I movimenti giovanili di PLR, PPD, UDC e LEGA sostengono compatti il Sì al risanamento della galleria autostradale del San Gottardo, in votazione popolare il prossimo 28 febbraio.
Tra le motivazioni principali che hanno portato GLRT, GG, GUDC e MGL ad unire le forze in favore del risanamento della galleria autostradale vi è innanzitutto «la necessità di garantire un collegamento nord-sud e di non isolare la valle Leventina e il Cantone Ticino tutto per 3 anni. La certezza di avere un collegamento con il resto del Paese è fondamentale per la coesione nazionale e per rimanere vicini a Berna e agli altri Cantoni».
Quella del Gottardo, sostengono i giovani politici, è la galleria più pericolosa della Svizzera. «Basti pensare che dal 2001 al 2012 ci sono stati 19 morti», quattro volte quelli registrati nel tunnel del Seelisberg. «Inoltre con due tubi non vi sarebbe più il rischio di incidenti frontali e vi sarebbe un’apposita corsia per i veicoli d’emergenza, senza dimenticare che le restrizioni sul trasporto delle merci pericolose resteranno anche con il secondo tubo».
Sono state ricordate anche le difficoltà che affronterebbe il settore del turismo ticinese («A rischio c’è anche il 20% dei posti di lavoro delle 515 aziende intervistate dalla Camera di Commercio, che corrisponde a circa 2’000 posti di lavoro»), ed è stato negato che il raddoppio causerebbe il blocco totale del traffico nel Mendrisiotto: «A Maroggia, ad esempio, il transito di veicoli è di 66'200 auto al giorno, mentre al San Gottardo è di 17'400. È evidente a tutti che il traffico è causato dallo spostamento individuale dei frontalieri».
I movimenti giovanili concludono che «votare sì il 28 febbraio non significa aprire quattro corsie al traffico per cedere alle pressioni dell’UE, poiché la politica europea dei trasporti è di trasferire le merci dalla strada alla rotaia finanziando grandi opere (come Alptransit) e significa, soprattutto, garantire la sicurezza in una galleria pericolosa e permettere al Ticino di rimanere collegato con la svizzera interna, tenuto conto che la linea ferroviaria delle FFS è sempre meno sinonimo di garanzie».