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LOCARNOPolo della meccatronica, la petizione leghista ha «un sapore prettamente populista»

27.01.16 - 17:40
Polo della meccatronica, la petizione leghista ha «un sapore prettamente populista»

LOCARNO - Il Municipio di Locarno ha preso atto della petizione lanciata dal Movimento Giovani Leghisti del Locarnese che chiede di “abbandonare il progetto per la creazione di un Polo della meccatronica sull’area Ex-Macello/Ex-Gas” in quanto, a loro dire, sarebbe un “Polo attira frontalieri”. Si chiede invece di “incentivare progetti che diano lavoro ai residenti”.

Il Municipio di Locarno, con un comunicato stampa, «non può evitare di criticare e stigmatizzare in modo fermo l’impostazione volutamente fuorviante e dal sapore prettamente populista che il Comitato promotore ha voluto dare a questa petizione. Si ritiene infatti che, prima di formulare delle critiche, sia necessario conoscere bene i fatti e gli intenti effettivi che determinate iniziative vogliono perseguire. E ciò per, appunto, evitare di dare solo informazioni fuorvianti invece che elaborare critiche che risultino semmai costruttive».

Quali sarebbero gli errori dei Giovani Leghisti, a detta del Municipio? Il primo è quello di confondere un “Polo industriale” con, invece, un “Polo della meccatronica”. «Se il primo è infatti orientato alla produzione e trova la sua ubicazione piuttosto nella zona industriale, il Tecnopolo ha quale finalità specifica la formazione e la ricerca che, operando anche in collaborazione con la SUPSI, potrebbe portare alla creazione di una Scuola Cantonale dell’Industria, importantissima per la nostra regione. Va inoltre precisato che sui mappali ex-macello e ex-gas il Municipio intende pianificare soprattutto un ecoquartiere e solo in minima parte potrebbe sorgere su tali superfici il polo della meccatronica».

Si tratta quindi, sostiene il Municipio, di due realtà ben separate e distinte che, automaticamente, comportano pure una differenza sostanziale in rapporto al tema dei posti di lavoro. «Grandi realtà già esistenti sul territorio confermano come proprio nella meccatronica siano operative persone che nulla hanno a che vedere con il frontalierato e, di conseguenza, anche con i relativi problemi di incremento del traffico provocati dai frontalieri. Un aspetto, quest’ultimo, pure impropriamente sfruttato dal Comitato nella propria petizione».

I petizionisti, aggiunge l'Esecutivo cittadino, omettono di ricordare i posti di lavoro creati (anche per i residenti) nella regione grazie a grandi realtà nella meccatronica, «oltre naturalmente alle imposte che queste realtà versano all’ente pubblico e all’indotto economico indiretto che creano».

I Giovani leghisti chiedono che il Locarnese lasci perdere la meccatronica e auspicano la creazione di un “Polo turistico, del benessere e intrattenimento”. «Orbene, si ricorda che se c’è un settore dove il frontalierato è particolarmente presente questo è proprio quello del turismo. Inoltre, questa vocazione per antonomasia del Locarnese trova già ampissimo riscontro in una moltitudine di iniziative volte appunto alla promozione di tale segmento. Sarebbe pertanto improduttivo e altamente imprudente continuare a canalizzare risorse e energie solo in questo ambito: una strategia economica ponderata e lungimirante deve invece saper diversificare. È evidente che puntare solo su un settore economico rischia poi, se dovesse andare in crisi, di portare al collasso una regione e i suoi posti di lavoro».

Infine, conclude il Municipio a proposito dei “posti di lavoro da dare ai residenti”, «che non è certo compito esclusivo del Comune, bensì piuttosto degli imprenditori operare in tal senso».

 

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