La Tribune de Genève analizza le chance dei candidati e spara duro su Gobbi: "Azzopperebbe l'Udc"
GINEVRA - La festa è iniziata. Non c'è dubbio: Norman Gobbi si sta giocando la partita più importante di tutta la sua carriera politica. Ci sono però anche delle grane con cui fare i conti, la stampa d'Oltralpe, infatti, si sta rivelando tutt'altro che tenera. Oggi tocca a La Tribune de Genève fare le pulci al ticinese.
Il "coucou" della Lega - In un articolo dedicato alle chance del romando Guy Parmelin (in netta crescita secondo il quotidiano) entra in conto anche il leghista che, a detta degli osservatori, non sarebbe ancora entrato in partita. "Si sta scaldando ancora nello spogliatoio", scrive l'inviato a Berna del foglio romando. Gobbi viene anche definito "le coucou della Lega", che non ha fortunatamente la stessa accezione del dialetto ticinese, ma significa piuttosto "l'apparizione furtiva", il "saluto rapido" della Lega sulla scena nazionale. Insomma, secondo i ginevrini, un fuoco di paglia.
Parmelin in corsa - La candidatura del vodese, soprattutto dopo il primo scheletro scoperto nell'armadio di Thomas Aeschi, riprende quota. Il politologo Michael Hermann lo vede favorito. I suoi atout sono soprattutto l'esperienza, l'essere conosciuto a Palazzo e il suo pragmatismo. Per finire con un aspetto non da poco per gli altri partiti. "Politicamente si è spostato a destra, ma nel suo partito rimane nella metà sinistra", commenta il ricercatore.
"Divertente, ma..." - I deputati in questi giorni non si esprimono troppo. Solo la socialista Silvia Schenker si sbilancia preferendo Parmelin. Ma protetti dall'anonimato i grandi elettori perdono i peli sulla lingua. Un non meglio definito consigliere nazionale Plr a Gobbi non le manda a dire: "Viene voglia di votare per l'esagitato della Lega che fa le ramanzine all'Italia. In questo modo azzopperemmo a lungo l'Udc. Sul momento è divertente, ma sarebbe poco responsabile verso le istituzioni".