L'UDC raccomanda ai propri parlamentari di presentare una lista di 3 candidati provenienti dalle tre regioni linguistiche
La direzione del gruppo parlamentareUDC raccomanda ai propri parlamentari di presentare una lista di 3 candidati provenienti dalle tre regioni linguistiche del Paese per la successione in Consiglio federale diEvelineWidmer-Schlumpf. Tra i papabili figura anche il Consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi, accanto a quattro svizzerotedeschi e due romandi, ha dichiarato stasera ai media il capogruppo democentrista in Parlamento Adrian Amstutz.
La decisione finale verrà presa venerdì prossimo, 20 di novembre. L'elezione dell'intero collegio è prevista per il 9 di dicembre.
Sulla base delle valutazioni della commissione presieduta dall'ex consigliere nazionale argoviese Ernst Hasler incaricata di fare una prima cernita, "abbiamo inoltre deciso all'unanimità di raccomandare la rielezione dell'attuale consigliere federale Ueli Maurer", ha poi aggiunto il Consigliere nazionale bernese, secondo cui è importante ristabilire la concordanza nell'Esecutivo sulla base della forza elettorale dei singoli partiti.
Oltre a Norman Gobbi, la direzione del gruppo raccomanda anche i consiglieri nazionali Heinz Brand (GR), Albert Rösti (BE), Thomas Aeschi (ZG), Guy Parmelin (VD), nonché i consiglieri di Stato Res Schmid (NW) e Oskar Freysinger (VS). Se il gruppo dovesse seguire il suggerimento espresso stasera, Norman Gobbi quale italofono dovrebbe far parte del "ticket" democentrista.
I deputati federali sciaffusani Hannes Germann e Thomas Hurter - considerati personalità di spicco del parlamento originari di un cantone che non ha mai avuto un ministro, n.d.r - non sono stati presi in considerazione, ha spiegato Amstutz. Tuttavia, anche loro avranno il diritto di presentarsi davanti al gruppo venerdì prossimo per essere sentiti.
Non fa parte del drappello di favoriti nemmeno il rappresentante di Basilea campagna, il consigliere nazionale Thomas de Courten. Il giudice del Tribunale amministrativo federale, David Weiss, ha ritirato la propria candidatura, ha aggiunto Amstutz.
Norman candidabile, nonostante insulti a giocatore di colore - In merito alla candidatura del ministro leghista Norman Gobbi, Amstutz ha spiegato che, seppur membro dell'UDC da pochissimo, il consigliere di Stato ticinese è stato presentato ufficialmente dalla sezione democentrista cantonale per la corsa al Consiglio federale al posto della ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf del Partito borghese democratico (PBD).
Circa la frase proferita da Gobbi nei riguardi di un giocatore di colore di hockey ("“Uh uh ghé scià ul negher") nel 2007, Amstutz ha sottolineato che nei confronti dell'attuale responsabile del Dipartimento delle istituzioni è stata pronunciata una multa disciplinare.
Gobbi "non è stato né denunciato né condannato", ha puntualizzato il Consigliere nazionale bernese, aggiungendo che questo episodio non è stato ritenuto di una gravità tale da mettere in pericolo la candidatura del Ticinese.
Intermediario tra le regioni linguistiche - Con la sua decisione di optare per un "ticket" a tre, l'UDC ha chiaramente testimoniato la sua volontà di rafforzare la coesione interna del Paese. È quanto dichiarato dal ticinese Norman Gobbi, contattato in serata dall'ats.
In quanto rappresentante della Svizzera italiana, il leghista potrebbe anche assumere una sorta di funzione di intermediario in seno al Consiglio federale tra le due altre regioni linguistiche. "Sono collegiale", ha aggiunto il leventinese in una prima presa di posizione alla scelta preliminare della direzione del gruppo parlamentare UDC in vista dell'elezione del Consiglio federale.
Il consigliere di Stato 38enne è inoltre convinto che la sua età non rappresenti un "handicap". Dirige già da cinque anni il Dipartimento delle istituzioni cantonale e ha già acquisito esperienza come consigliere nazionale.
In Ticino, secondo Gobbi, esistono dei problemi che possono anche aumentare di importanza su scala nazionale. Come consigliere federale, potrebbe dare nuovi orientamenti in materia di libera circolazione delle persone, di criminalità transfrontaliera e di rapporti con l'Unione europea, ha affermato.
I ticket a tre sono un'eccezione - Quando si tratta di eleggere un successore di un consigliere federale, i parlamentari possono di solito scegliere tra due candidati ufficiali. Finora, soltanto il PPD aveva presentato un "ticket" a tre nel 1999.
L'UDC fu il primo partito a proporre una lista con due nomi (Leon Schlumpf e Werner Martignoni) nel 1979. La prassi si è poi generalizzata a partire dagli anni '90. Così è successo per la successione di Samuel Schmid nel 2008, di Pascal Couchepin nel 2009, di Hans-Rudolf Merz e di Moritz Leuenberger nel 2010, nonché di Micheline Calmy-Rey nel 2011.
Nel 1999, quando si trattò di sostituire Arnold Koller e Flavio Cotti, il PPD innovò, presentando da un lato un "ticket" con due donne (Ruth Metzler, poi eletta, e Rita Roos), e dall'altro una formula a tre (il ticinese Remigio Ratti, il romando Joseph Deiss e lo svizzerotedesco Adalbert Durrer). Nonostante figurasse sulla lista ufficiale, il candidato ticinese non ebbe successo e fu superato dal friburghese Joseph Deiss.
Il Parlamento non sembra invece apprezzare quando gli si presenta un solo candidato. Ne fece le spese Christiane Brunner nel 1993. L'Assemblea federale le preferì infatti Francis Matthey, il quale però sotto la pressione del partito socialista rifiutò l'elezione. Il PS allora propose un "ticket" a due con la stessa Christiane Brunner e Ruth Dreifuss, che venne poi eletta.
Le Camere federali elessero invece senza problemi Doris Leuthard nel 2006, nonostante fosse la sola candidata del PPD. L'UDC riuscì inoltre a imporre la candidatura di Christoph Blocher nel 2003, che venne poi eletto al posto di Ruth Metzler. Dopo la perdita del secondo seggio in Consiglio federale, i democentristi si sono mostrati più "concilianti", presentando Christoph Blocher e Ueli Maurer quali successori di Samuel Schmid.