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SVIZZERAIl PS: "Sul pozzo Polenta ci hanno presi in giro"

09.10.15 - 16:31
I socialisti ritengono grave la completa mancanza di collaborazione da parte del gestore della pompa di benzina nelle indagini per identificare i colpevoli
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Il PS: "Sul pozzo Polenta ci hanno presi in giro"
I socialisti ritengono grave la completa mancanza di collaborazione da parte del gestore della pompa di benzina nelle indagini per identificare i colpevoli

BELLINZONA - Il Partito socialista si ritiene preso in giro. Al PS il decreto d'abbandono, deciso mercoledì dalla procuratrice pubblica Francesca Lanz, proprio non è andato giù. E in una nota odierna il Partito socialista esprime tutto il proprio sconcerto. "Riteniamo una sconfitta per l’intera collettività il fatto che la magistratura abbia dovuto abbandonare per mancanza di prove l’inchiesta penale, istruita per far chiarezza sui responsabili dell’inquinamento di falda al Pozzo Polenta".

Il PS ritiene grave "la completa mancanza di collaborazione da parte del gestore della pompa di benzina nelle indagini volte a identificare i responsabili". I socialisti si riferiscono in particolar modo alla risposta  alla interrogazione di Ivo Durisch e cofirmatari del 31 maggio 2015 a cui era data la seguente risposta. "I lavori di indagine dettagliata non sono però fino ad ora stati eseguiti in quanto il gestore della stazione di servizio ha ostacolato l’accesso alla stessa ed ha inoltrato un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato.”

"È troppo facile arricchirsi con le concessioni cantonali in ambito di idrocarburi e poi rifiutarsi di collaborare quando qualcosa va storto - continua la nota del PS". 

Il Partito socialista si auspica una procedura amministrativa. "Nonostante questi intralci alla giustizia, auspichiamo che attraverso la procedura amministrativa in corso si possano finalmente identificare i responsabili dell’inquinamento e che questi siano chiamati a risarcire almeno i costi per risanare il sito inquinato. Un risanamento che peraltro non riuscirà a riportare in vita il pozzo di captazione, i cui funerali sono di fatto già stati celebrati con una manifestazione pubblica nel corso del mese di luglio 2015".

"Ci rammarichiamo comunque che il comune di Morbio Inferiore non sembri voler riattivare la fonte di captazione - conclude il partito socialista. Ci risulta che i terreni situati sulla attuale zona di protezione S2 non siano edificabili e viste le normative federali entrate in vigore a giugno del 2014 non sarà nemmeno possibile renderli edificabili. Speriamo quindi che quest’area, se non più pozzo di captazione, possa diventare un’area verde a uso della popolazione. Sarebbe un compenso minimo per il danno subito".

 

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