La sezione cantonale si è riunita in vista delle elezioni federali del 18 ottobre. Presente il presidente nazionale Toni Brunner
LUGANO - Camicia bianca, pantaloni scuri e cravatta rossa. Si sono presentati così gli 8 candidati UDC al Parlamento federale a Lugano.
L'UDC Ticino si è riunito sabato nella città sul Ceresio per serrare i ranghi e lanciare la volata finale in una campagna elettorale che, a parte qualche scaramuccia sulla caccia tra Marco Chiesa e Pierre Rusconi, si sta rivelando tranquilla. I temi discussi sono i cavalli di battaglia dell'UDC: immigrazione, Unione europea, politica di asilo, il voto del 9 febbraio e il raddoppio del San Gottardo.
A incoraggiare i candidati democentristi ticinesi vi era anche Toni Brunner che, alla Rsi, si è detto sorpreso del fatto che molti elettori ticinesi, in occasione delle elezioni federali, scelgano i partiti di centro e di sinistra.
Da parte del presidente cantonale Gabriele Pinoja sono giunte parole distensive per quanto riguarda i rapporti con la Lega dei Ticinesi ("andiamo d'accordo", ha dichiarato sempre alla Rsi) e sul battibecco dei giorni scorsi tra il consigliere nazionale Pierre Rusconi e Marco Chiesa. ("Giusta la competizione, non tutti devono pensarla allo stesso modo").