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CANTONEFonio e Dadò: "Ex Romantica quo vadis?"

02.09.15 - 10:44
La situazione della costruzione è in fase di stallo da tempo, il cantiere versa in uno stato di abbandono
Archivio Tipress
Fonio e Dadò: "Ex Romantica quo vadis?"
La situazione della costruzione è in fase di stallo da tempo, il cantiere versa in uno stato di abbandono

MELIDE - Da qualche tempo era calato il silenzio sul destino della Ex Romantica. L'abbattimento dell'edificio, avvenuto il 13 giugno 2013, aveva fatto sprecare litri e litri d'inchiostro sia ai media sia alle istituzioni. Ora dopo due anni, il caso della ex Romantica torna nuovamente alla ribalta con un'interrogazione al Governo posta dai deputati del PPD Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò. I due Gran consiglieri sottolineano come "la situazione della 'costruzione' sia da tempo in fase di stallo. Questo problema è evidenziato peraltro dalle inequivocabili immagini reperibili su Google Street View (stato: Novembre 2014) che palesano come da tempo il 'cantiere' versi nelle medesime condizioni di abbandono". "La proprietà - sottolineano gli interroganti -" avrebbe introdotto una nuova domanda di costruzione, alla quale sarebbero state presentate due opposizioni". Fonio e Dadò evidenziano che la licenza edilizia sia quasi sicuramente decaduta visti i due anni trascorsi.

Ecco di seguito le domande poste dai due politici.

Sul territorio di Melide, con particolare riferimento al comparto sul quale – in parte – sorgeva la cosiddetta “Romantica”, sono rispettate tutte le normative edilizie e di sicurezza in vigore, sia cantonali che comunali?

È ammissibile dal profilo della legge edilizia la presenza sul territorio di un voluminoso fossato, ma di nessuna edificazione, ritenuto come la licenza edilizia risalga all’anno 2007 e sia quindi certamente decaduta?

Era ammissibile l’abbattimento dell’edificio sulla scorta di una licenza di costruzione già decaduta?

Esiste allo stato attuale un permesso di costruzione non decaduto per un comparto di cotanta rilevanza strategica, sia cantonale che comunale, come quello de “La Punta” a cavallo tra i Comuni di Melide e Bissone e gioiello paesaggistico posto lungo le più importanti vie di transito del nostro Cantone?

Non ritiene questo Consiglio di Stato di dovere, per il tramite della Sezione Enti Locali, acclarare la liceità dello stato degli artefatti (in particolare modo dell’importante fossato presente) in località de “La Punta” nella giurisdizione del Comune di Melide?

Ai sensi del diritto cantonale è ammissibile ritenere, come riportato dai giornali online, il pianificato “Residence” dell’Hotel Diamond di Vico Morcote come avente un “uso collettivo”, ritenuto inoltre come questi si trovi (secondo Google Maps) ad esattamente 3 km in linea d’aria dall’Hotel in questione?

Ritenuto come ai tempi dell’edificazione proprio dell’Hotel Diamond di Vico Morcote fossero state rilevate delle carenze per rapporto al rispetto della legge sul lavoro, non ritiene questo Consiglio di Stato, nel caso in cui effettivamente l’edificazione dovesse appartenere alla medesima proprietà dell’Hotel Diamond, di dovere seguire con particolare attenzione gli sviluppi dell’edificazione (sempreché ancora legittima e lecita)?

Esiste una definizione nel diritto cantonale per edifici in “uso collettivo”?

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