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CANTONELo sfogo di Galimberti: "Oggi mi dicono fascista, ieri però mi davano pacche sulla spalla "

01.09.15 - 14:31
La vicenda dei post razzisti ha avuto pesanti conseguenze per l'ex addetto stampa UDC, Corrado Galimberti: "Ho perso il lavoro anche a L'inchiesta, ora sono disoccupato"
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Lo sfogo di Galimberti: "Oggi mi dicono fascista, ieri però mi davano pacche sulla spalla "
La vicenda dei post razzisti ha avuto pesanti conseguenze per l'ex addetto stampa UDC, Corrado Galimberti: "Ho perso il lavoro anche a L'inchiesta, ora sono disoccupato"

LUGANO - Manca un mese e mezzo alle elezioni federali. La notizia delle frasi razziste pubblicate sui social network da parte dell'ormai ex addetto stampa Corrado Galimberti ha superato i confini cantonali e ha fatto il giro della Svizzera. Per l'UDC Ticino era impossibile fare finta di niente. La decisione di licenziare Galimberti è avvenuta anche a causa del clamore che la notizia ha avuto a nord delle Alpi? "No - risponde il presidente Gabriele Pinoja - la nostra decisione non ha nulla a che fare con l'eco mediatica avuta in Ticino e Oltralpe. Il licenziamento è stato deciso per ciò che è successo. Che poi la notizia sia stata pubblicata da uno o da dieci portali non cambia nulla".

"Decisione inevitabile" - Secondo il presidente la decisione presa dall'UDC Ticino era inevitabile: "Ha espresso pensieri che non condividiamo - precisa Pinoja - Abbiamo deciso di licenziarlo perché non vorremmo che un domani persone che la pensano come lui bussino alla porta dell'UDC".

Il presidente dell'UDC Ticino poi, ha concluso dicendo del colloquio avuto con Galimberti: "Lui ha capito e la decisione era inevitabile".

"Sono stato frainteso" - "E' una leggerezza che non mi perdonerò mai", ha commentato Corrado Galimberti, raggiunto telefonicamente nella tarda mattinata di martedì. L'ex addetto stampa si scusa con le persone che si sono ritenute offese dai suoi post, ma tiene ancora una volta a ribadire che le sue parole sono state fraintese, in particolare quelle contenute nella frase in cui si legge: "Dovevano morire tutti di fame, in Africa". "Io intendevo che gli esperti e demografi in passato dicevano che in Africa sarebbero morti per la fame e così non è stato".

Licenziato anche da "L'inchiesta", Galimberti disoccupato a tempo pieno - Galimberti è un fiume in piena e nelle sue parole l'ironia amara di una persona che, da un giorno all'altro ha perso il lavoro. "All'UDC ero occupato a metà tempo. Il restante 50 ero redattore a L'inchiesta, che mi ha licenziato in tronco a seguito di questa vicenda. Ma io non mi arrendo. Abito in un paese in cui la democrazia e la libertà di opinione sono garantiti, ma i reati d'opinione si pagano cari. Non voglio fare la vittima. Si chiude una porta e si apre un portone."

"E pensare che chi mi dà del fascista oggi, ieri..." - Galimberti, infine, non manca di togliersi il classico sassolino nella scarpa nei confronti dell'UDC Ticino: "La nostalgia del saluto romano non l'ho proprio capita. Io non sono fascista e neppure Ticino Libero è arrivato a darmi del fascista. Il buffo è che chi mi dà oggi del fascista, fino a ieri metteva i "mi piace" ai miei post. E' vero, all'UDC non restava altro che mandarmi via e avrei fatto la stessa cosa se fossi stato nei loro panni, anche perché mi dispiace che questo caso sia stato strumentalizzato ai danni del partito. Tuttavia è incredibile vedere come fino a ieri le stesse persone da cui ricevevo calorose pacche sulle spalle oggi mi scaricano come se fossi un appestato".

 

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