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Il partito non condivide le uscite razziste del suo portavoce e le "reputa intollerabili se prese da chi occupa una funzione istituzionale"
BELLINZONA - La Direttiva dell'UDC Ticino ha deciso il licenziamento dell'addetto stampa Corrado Galimberti, finito nella bufera per alcuni post razzisti sui social network.
La decisione è stata presa dopo aver consultato il diretto interessato. Galimberti "si è reso protagonista di prese di posizione di stampo razzista sulla rete, posizioni che l'UDC Ticino - oltre a non condividere nel modo più assoluto - reputa intollerabili se prese da chi occupa una funzione istituzionale nel partito."
"L’UDC è e rimane un partito rispettoso della democrazia e delle regole che la governano, di cui utilizza legittimamente gli strumenti che questa mette a disposizione: dibattito parlamentare, iniziativa e referendum". Gli estremismi e gli estremisti non trovano spazio in seno al partito: "A prescindere da qualsiasi giudizio sul caso specifico Galimberti, l’UDC spera che ciò sia ben chiaro, una volta per tutte, a chi si avvicina al partito fraintendendo la sua politica eminentemente patriottica per una morbosa nostalgia del saluto romano."
