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CANTONEFederali, MontagnaViva ci sarà

10.08.15 - 14:32
Il movimento proporrà un candidato per gli Stati e otto per il nazionale. In campagna elettorale non si parlerà di "asilanti" e "frontalieri", ma di altro
Foto Ti-Press Carlo Reguzzi
Federali, MontagnaViva ci sarà
Il movimento proporrà un candidato per gli Stati e otto per il nazionale. In campagna elettorale non si parlerà di "asilanti" e "frontalieri", ma di altro

BELLINZONA -MontagnaViva non perderà l'appuntamento con le Federali. Il movimento sarà presente alla votazione del 18 ottobre per il rinnovo della delegazione ticinese al Consiglio degli Stati (un candidato) e al Consiglio Nazionale (otto candidati). Le liste relative alle due elezioni saranno presentate alla Cancelleria del Consiglio di Stato in Bellinzona questo pomeriggio, dopodiché saranno annunciati i nomi, spiega il coordinatore Germano Mattei. "Si tratta di persone che rappresentano gli ambiti storici di MontagnaViva".

La campagna elettorale sarà incentrata su questi temi: una nuova politica per le Regioni di montagna con la creazione di nuovi posti di lavoro mirati in periferia e in montagna da parte degli Enti pubblici e delle Regie federali; rilancio della politica di sostegno dell’abitazione primaria; trovare una soluzione definitiva all'annoso problema "rustici"; attenzione ai giovani e alle loro esigenze nel mondo del lavoro; misure concrete a favore degli anziani; la situazione dei collegamenti viari dopo AlpTransit; il sostegno e sviluppo dell’agricoltura di montagna, dell’alpeggio, degli allevatori e la azioni concrete per protezione attiva alle oramai attuale tematica della presenza dei Grandi predatori; la promozione migliore per il turismo di montagna; la creazione di programmi formativi per apprendisti presso le ditte idroelettriche.

MontagnaViva valuterà anche la proposta di un’iniziativa internazionale a “protezione dell’uomo di montagna”, "vera e unica specie in pericolo di estinzione".

Mattei fa inoltre notare come non ci sarà spazio per due temi che saranno al centro delle campagne di altri schieramenti: "asilanti" e "frontalieri e padroncini". A proposito di questi ultimi, MontagnaViva osserva che "vengono in Ticino in quanto qualcuno dal nostro interno li chiama e in tanti casi li sfrutta. L’atteggiamento di troppi politici di affibbiare colpe a queste persone è un depistaggio dell’opinione pubblica e un imbroglio politico indegno. Il problema va risolto all’interno del Cantone, in primis con un orientamento e di riqualificazione professionale, mirato alle vere necessità occupazionali offerte e necessarie al nostro territorio". Per quanto riguarda i richiedenti l'asilo, invece, "in una terra da sempre di migrazione in terre vicine e lontane vi dovrebbe essere la cultura della comprensione reciproca e dell’accoglienza: senza tante remore, senza i famosi sì e ma…!"

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