CHIASSO"Se non si fosse chiamato Ruggero Pantani?"

CHIASSO - "La decisione del Ministero Pubblico di procedere con l'emissione di un decreto d'accusa nei confronti del dipendente comunale Ruggero Pantani, mette, se ancora ve ne fosse bisogno, ulteriormente in imbarazzo l'intero esecutivo chiassese". A scriverlo è il PPD di chiasso in una nota odierna.

"Pantani - si legge ancora nella nota -, fratello di Roberta, assunto nel luglio del 2009 (15 mesi dopo la nomina a Vicesindaco della sorella) in pochi mesi è riuscito a farsi conoscere in tutto il territorio cantonale. Non per essersi distinto nello svolgimento delle sue funzioni, ma per aver insultato e offeso dei consiglieri comunali, eletti democraticamente e che regolarmente pagano le imposte che servono in parte anche al pagamento del suo stipendio".

Il PPD punta il dietro contro il Municipio, accusandolo di essere rimasto "in silenzio per mesi". "Mai una parola, né di condanna verso l'agire di Ruggero Pantani, né di solidarietà nei confronti degli "avversari" politici vittime dell’insultatore compulsivo".

Il dipendente comunale, sottolinea il PPD, in passato aveva inveito contro i vincitori del referendum contro la vendita di un terreno all'AGE. In seguito aveva provveduto ad inviare una lettera di scuse e nessuno degli insultati aveva denunciato il funzionario. Pochi mesi dopo Ruggero Pantani ha insultato i consiglieri comunali durante l'orario di lavoro utilizzando i mezzi informatici del Municipio.

Il Municipio aveva reagito dandogli con una seconda sanzione. Il PPD, provocatoriamente, si chiede. "Se il dipendente non si fosse chiamato Ruggero Pantani cosa sarebbe successo?" Qualcun'altro nella nostra stessa situazione - concludono - chiederebbe la testa del funzionario condannato per insulti, magari definendolo un fuco. Noi non faremo nulla di tutto ciò. Ma permetteteci di chiedere a Ruggero Pantani semplicemente una cosa: dal momento che, per meriti suoi e fortune altrui ha avuto la fortuna di diventare dipendente del Comune di Chiasso, è pregato di lavorare e di non perdere tempo nei blog a fare politica. In caso contrario può sempre tornare a fare il Consigliere comunale, ruolo che aveva immediatamente abbandonato per sedersi sulla sedia più comoda e più redditizia dell'Ufficio tecnico".