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SORENGO"Niente insabbiamenti sul gravissimo episodio di malasanità!"

15.07.15 - 06:22
La Lega dei Ticinesi punta il dito contro la sanità ticinese
tipress
"Niente insabbiamenti sul gravissimo episodio di malasanità!"
La Lega dei Ticinesi punta il dito contro la sanità ticinese

SORENGO - La Lega dei Ticinesi prende atto con grande sconcerto di quello che non esita a definire un "gravissimo episodio di malasanità". Il riferimento è, ovviamente, ai fatti recenti della Clinica Sant’Anna di Sorengo.

"Questo episodio - sottolinea la Lega in una nota stampa - segna un degrado allarmante della sanità ticinese, un tempo esemplare. Un degrado che i cittadini non meritano di certo; tanto più che continuano a pagare premi di cassa malati “gonfiati” (i risarcimenti ottenuti per i premi pagati in eccesso raggiungono a malapena il livello di un’elemosina). A ciò si aggiunge l’ingente danno reputazionale: anch’esso non rimarrà senza conseguenze".

Il discorso si sposta quindi su un piano generale e il Partito di via Monte Boglia parla di costi: "la fattura sanitaria a carico dei ticinesi aumenta sempre di più - scrive -. Ma la qualità delle prestazioni si evolve o si involve? A vantaggio (economico) di chi? Chi lucra, sempre più, sulla “pelle” (nel senso letterale del termine) dei Ticinesi? Vogliamo andare avanti così?".

Quello avvenuto presso la Clinica Sant’Anna, per la Lega, è un "errore medico gravissimo che è stato, oltretutto, vigliaccamente taciuto alla vittima che si è tentato di ingannare con spiegazioni fantasiose. Tutti gli attori coinvolti, a tutti i livelli, dovranno essere chiamati far fronte alle proprie responsabilità. Insabbiamenti e solidarietà di casta e/o politica non possono essere tollerati. Ne va della credibilità dell’intera sanità ticinese".

"In questo contesto - si aggiunge - destano preoccupazioni le prime dichiarazioni del direttore del DSS, Paolo Beltraminelli, apparentemente svolte a sminuire “a titolo preventivo” le possibili responsabilità della clinica: su queste stabilirà l’inchiesta in corso e non certo il Consigliere di Stato".

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