BELLINZONA - Sulle osservazioni della segretaria di Stato per l'economia, Marie Gabrielle Ineichen Fleisch, circa l’applicazione delle misure d’accompagnamento alla libera circolazione della manodopera, Saverio Lurati interviene interrogando il Consiglio di Stato.
Lurati critica il concetto espresso dalla segretaria di Stato secondo cui “le misure d’accompagnamento ci sono, ma il Ticino potrebbe applicarle meglio”. "Un’affermazione - sottolinea il deputato - che attribuisce, di fatto, al nostro cantone la responsabilità del degrado del mercato del lavoro ticinese".
"A parte che, per anni - sottolinea Lurati - , la Seco non si è neanche accorta di cosa stesse succedendo in Ticino e ancora adesso, definisce non enorme la pressione sui salari (ma dove vivono questi?) e malgrado che ora, di colpo, svegliandosi dal letargo decennale pur accorgendosi che la manodopera straniera è ormai il 25%, ritiene sempre la questione insignificante, mi pare perlomeno provocatoria la risposta alla domande poste. Certo che seduti al calduccio negli uffici di Berna, lautamente retribuiti, è difficile capire cosa effettivamente succede sui nostri cantieri e nelle nostre industrie. Forse, una sana delocalizzazione, almeno temporanea, al sud delle Alpi di questi inetti potrebbe essere salutare anche per i depositari della verità bernesi".
L'ex presidente PS chiede al Governo però siano state "fatte affermazioni ed espresse valutazioni estremamente gravi nei confronti di chi, nel nostro cantone è designato a far rispettare le leggi e le regole del gioco". Le domande poste sono quindi le seguenti: