Cerca e trova immobili

CANTONEElezioni alle porte: “C’è chi si sta innervosendo”

13.04.15 - 08:12
Ultime stoccate a sette giorni dal voto
tipress
Elezioni alle porte: “C’è chi si sta innervosendo”
Ultime stoccate a sette giorni dal voto

LUGANO - Ci siamo. Piazza della Foca è a un tiro di schioppo e Palazzo delle Orsoline potrà accogliere i suoi “nuovi” inquilini. Le elezioni sono alle porte insomma, ma qualche stoccata, anche se in dirittura d’arrivo, non manca. L’ultima è quella lanciata da un domenicale al municipale di Lugano Michele Bertini reo (secondo il foglio) di utilizzare le multe per fare cassetta. «Mi sembra che a una settimana dal voto in casa leghista stia regnando del nervosismo – sostiene Bertini –. Dovrebbero ricordarsi, soprattutto il Dipartimento delle istituzioni che segue i processi di aggregazione, che nel 2013 a Lugano il territorio cittadino è raddoppiato. La lievitazione da 3,5 milioni a 4 è dunque dovuta solo all’estensione della superficie da controllare. La cifra di 4 milioni di franchi è inoltre già stata inserita nel Preventivo 2015... carta canta. Lo stesso foglio se ne guarda bene dal dire che il “loro” Dipartimento delle istituzioni ha incrementato gli incassi grazie a maggiori controlli radar e all’aumento delle tasse di circolazione».

Multe, uno strumento importante - «È chiaro che le multe sono un’entrata importante. Però affermare che sono state incrementate appositamente, non è assolutamente vero».

Che confusione, sarà per il permesso - «C’è confusione. Sulla questione permessi, per esempio, improvvisamente a due settimane dal voto abbiamo letto tutto e il contrario di tutto. Nel 2013 più dell'80% dei permessi rilasciati in Svizzera a prostitute è stato assegnato in Ticino. Già lo scorso settembre Berna ha richiamato il Dipartimento delle istituzioni segnalando questa anomalia. Che dire? Mi sembra che si sia perso un po’ il controllo!»

Il consultivo della discordia - «Mi è dispiaciuto conoscere le cifre del consultivo della città attraverso i media. Noi municipali non le abbiamo ancora ricevute, ci saranno inviate in giornata. Non è perché siamo a pochi giorni dalla domenica elettorale e il voto è incerto che si possono utilizzare questi mezzucci. Non è accettabile parlare di fallimento, ledere l’immagine di Lugano, chiedere sacrifici ai cittadini e poi ergersi a salvatori della Patria. I cittadini non meritano di essere presi in giro in questo modo».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE