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CANTONESchede elettorali fuori controllo

01.04.15 - 06:01
A Ginevra i casi irregolari emergono nella verifica delle carte di legittimazione incomplete. Scenario diverso in Ticino
Ti-Press
Schede elettorali fuori controllo
A Ginevra i casi irregolari emergono nella verifica delle carte di legittimazione incomplete. Scenario diverso in Ticino

BELLINZONA – “Quel voto non l’ho dato io”. Casi come questo nel Canton Ginevra, dove le elezioni per corrispondenza (ed elettroniche) esistono già da anni, emergono nel controllo telefonico delle carte di legittimazione incomplete (senza firma o data di nascita oppure con elementi sbagliati). “Circa 4-5’000 schede (il 5%) vengono rispedite agli elettori per essere corrette” ci dice il Servizio di comunicazione ginevrino. “Il voto è nullo nei casi in cui il cittadino contattato indica di non aver compilato la scheda”. In Ticino, dove mancano poco più di due settimane alle prime elezioni cantonali per corrispondenza, lo scenario è ben diverso: una carta di legittimazione incompleta non può essere sanata, il voto non viene conteggiato. E per evitare possibili frodi elettorali, non sono previsti controlli specifici: “Tale competenza spetta ai singoli Comuni – ci spiega l’avvocato Francesco Catenazzi della Divisione della giustizia – una verifica può essere effettuata nel caso di sospetti o dubbi, ma non si tratta di un controllo sistematico”.

Nelle imminenti elezioni cantonali non si temono dunque irregolarità? Secondo Diego Scacchi, presidente dell’associazione Incontro democratico, “preoccupa di più il fatto che un parente, un amico o un galoppino possa fare pressione sull’elettore o addirittura compilare la scheda per lui”. E conclude: “Ho l’impressione che un controllo sistematico non possa comunque essere particolarmente efficace”.

Doppie elezioni? – “Ops, ci siamo ritrovati con il materiale di voto... doppio”. È successo a una coppia che di recente si è trasferita da Ascona a un’altra località del Locarnese. “Entrambi i Comuni ci hanno mandato il necessario per le elezioni cantonali” ci raccontano. E ora si chiedono: “Ma a chi dobbiamo rispedire le nostre schede compilate? Possiamo magari votare due volte?” Abbiamo sottoposto la questione all’avvocato Catenazzi: “Quando il trasloco, quindi lo spostamento del domicilio, si verifica nel periodo in cui avviene la distribuzione del materiale di voto, può capitare di ricevere il tutto in doppia copia”. Come bisogna dunque procedere per essere sicuri che il proprio voto venga considerato? “La cosa migliore è votare nel nuovo Comune”. In materia cantonale e federale, il catalogo elettorale deve infatti essere aggiornato fino a pochi giorni prima della votazione o dell’elezione. “Quindi alla fine i cittadini che si sono trasferiti – spiega ancora l’avvocato – vengono comunque stralciati dal catalogo precedente, e non c’è il rischio che il voto venga conteggiato due volte”. E se le schede vengono inoltrare alla cancelleria comunale del vecchio domicilio, non c’è da temere: “L’errore viene segnalato al nuovo Comune”.

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