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CANTONE"Proporrei di creare il Dipartimento dei diritti dei salariati"

31.03.15 - 21:45
Intervista ad Adriano Frigerio, candidato al Consiglio di Stato per la lista MPS-PC
"Proporrei di creare il Dipartimento dei diritti dei salariati"
Intervista ad Adriano Frigerio, candidato al Consiglio di Stato per la lista MPS-PC

LUGANO - Prosegue la serie delle interviste ai candidati al Consiglio di Stato per le Cantonali 2015. È il turno di Adriano Frigerio, esponente della lista MPS-PC.

Qual è il problema più urgente da risolvere in Ticino?

Sicuramente salari e occupazione. Come avevamo pronosticato, la liberalizzazione del mercato del lavoro a seguito degli accordi bilaterali, ha sviluppato il dumping salariale e sociale. Oggi occorre battersi contro i tagli dei salari, il prolungamento degli orari di lavoro, i licenziamenti. È necessario un ampio movimento sociale senza il quale i salariati non potranno che essere sconfitti.

Quanto la preoccupa la presenza della criminalità organizzata in Ticino e cosa fare per combatterla?

La criminalità organizzata non può che preoccupare. Faccio tuttavia notare che essa è sempre legata ad interessi economici e finanziari, in particolare in un paese come il nostro. È difficile che io possa fare molto per combatterla dalla guida della locomotiva che guido ogni giorno. Credo invece che abbiano più responsabilità coloro che hanno a che fare, coscientemente o meno, quasi tutti i giorni con la criminalità organizzata: il mondo bancario, quello dell’intermediazione finanziaria, quello immobiliare. I cui rappresentanti campeggiano in bella vista in molte delle liste dei partiti di governo.

In Ticino ritiene necessaria una riforma fiscale?

Certo. Credo che se solo tassassimo al valore di mercato le proprietà immobiliari (magari anche lasciando da parte le prime case unifamiliari) le finanze del cantone trarrebbero immediato e cospicuo giovamento. Lo sanno tutti che si dovrebbe e si potrebbe fare, a cominciare dal governo. Ma, anche qui, i promotori immobiliari, i padroni di immobili e di patrimoni popolano le liste dei partiti maggiori…

Se fosse eletto in Consiglio di Stato quale dipartimento vorrebbe?

Il Dipartimento dei diritti dei salariati che proporrei di creare. Se non venisse accolta la mia proposta farei una serena e radicale opposizione, rendendo conto pubblicamente a tutti i miei elettori. Niente segreti, niente collegialità, niente compatibilità. Un po’ di sana democrazia. È quanto hanno fatto, ad esempio, i lavoratori delle Officine nel modo in cui hanno condotto la loro lotta qualche anno fa…

Lei è favorevole al sistema maggioritario?

Non sono un appassionato di sistemi elettorali, sono piuttosto per una democrazia diretta e ancorata socialmente. Ma se proprio mi devo pronunciare non vi sono dubbi che sono per il proporzionale. Credo tuttavia che il tipo di sistema elettorale (basta guardarsi in giro in Europa) non abbia nulla a che vedere né con la cosiddetta stabilità dei governi, né tantomeno con la capacità di questi governi (e dei parlamenti) a “rappresentare” i loro elettori

Lei è favorevole alla liberalizzazione dell'apertura dei negozi su modello italiano?

Sono contrario. E la crisi del settore del commercio in Italia è lì a dimostrare che non sono le aperture generalizzate a salvare le cose.

Qual è la cosa più imbarazzante / fastidiosa che è costretta a fare in campagna elettorale?

Rispondere a domande come quelle che mi fate nel modo e nel contesto in cui le fate. Non permettono né di approfondire le questioni; inoltre sono domande che hanno a che fare con quello che chiamerei “il teatrino della politica” e poco o nulla con le preoccupazioni della popolazione. Ad esempio, pensate sul serio che siano tanti i ticinesi che si interrogano sul sistema proporzionale o maggioritario?

Perché dovremmo votare lei?

Non certo perché risolverei i vostri problemi. Non vi è soluzione dei problemi senza azione collettiva di massa. Diciamo che un voto per me è una sorta di impegno a volersi battere per le cose che dico. E a sostenermi ogni volta che tenterò di farlo.

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