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CANTONEIl voto si fa i selfie: è legale?

30.03.15 - 06:01
Il voto anticipato ha lanciato una nuova moda: condividere le schede votate. Gianella: "Ognuno è libero di rendere pubblico il proprio voto. Ma non se è costretto"
Foto Ti-Press
Il voto si fa i selfie: è legale?
Il voto anticipato ha lanciato una nuova moda: condividere le schede votate. Gianella: "Ognuno è libero di rendere pubblico il proprio voto. Ma non se è costretto"
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BELLINZONA - C’è chi fotografa i piatti al ristorante, chi i cieli in montagna: potrebbe mai mancare chi immortala il proprio diritto/dovere civico? Certo che no. Ecco così che, grazie al voto anticipato, da una settimana le bacheche Facebook e Twitter si trasformano nel tavolone dello spoglio.

In fondo ci vuole un attimo, scatti e condividi. A farlo sono soprattutto i militanti. Chi ne ha tra gli amici, non ne può già più di vedere in bella mostra le loro “schede secche”. Ma è tutto legale? Insomma, mettere su internet un documento ufficiale, personale e tutelato dalla segretezza, non è come condividere un tiger prawn in salsa di mango.

In Italia, per esempio, portare un cellulare in cabina elettorale è punito dalla legge; si tenta così di evitare i voti venduti un tanto al chilo. Da noi? "La questione rappresenta un “novum”", ci spiega il Cancelliere dello Stato Giampiero Gianella, "che evidenzia verosimilmente un modo particolare del cittadino di voler manifestare la propria espressione di voto a prescindere dal principio della segretezza".

Voto segreto sì, ma come diritto non come dovere: "Il singolo è libero di rendere pubblica la sua intenzione di voto, rispettivamente chi ha votato". Tutto ok, quindi, ma attenzione. "Il problema sussisterebbe se l’elettore fosse costretto a rendere pubblico il suo voto o reso manifesto con atti illeciti da parte di terzi", conclude Gianella.

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