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CANTONEL’invasione dei santini nella cassetta postale

27.03.15 - 07:25
Campagna elettorale allo sprint finale per conquistare anche i voti per corrispondenza. Nemmeno l’adesivo “Niente pubblicità” ferma i volantini dei partiti
L’invasione dei santini nella cassetta postale
Campagna elettorale allo sprint finale per conquistare anche i voti per corrispondenza. Nemmeno l’adesivo “Niente pubblicità” ferma i volantini dei partiti

LUGANO - Con le schede di voto che in questi giorni stanno arrivando in tutte le case, la campagna elettorale è ormai allo sprint finale. E nella buca delle lettere buste e pacchi rischiano di perdersi tra innumerevoli volantini di tutti i partiti. Creando anche malcontento tra quei cittadini che hanno le idee già in chiaro (e magari hanno persino già votato per corrispondenza) oppure non ne vogliono proprio sapere di andare alle urne. Sono molti i lettori del nostro giornale che parlano di «spreco di carta». E c’è anche chi afferma di non voler votare «chi mi manda i volantini». Proprio tutti sono però destinati a riceverli, pure chi non ha diritto di voto. Nemmeno il classico adesivo “Niente pubblicità!” può porre freno alle spedizioni: «Per le cosiddette spedizioni “PromoPost” (mailing non indirizzati) – ci spiega Nevia Crivelli, portavoce de La Posta – in linea di massima si distingue tra invii dal contenuto “commerciale” e invii di tipo “ufficiale”». Questi ultimi, che comprendono anche il materiale dei partiti, «vengono recapitati in tutte le cassette delle lettere o di deposito». Con poche centinaia di franchi, si raggiungono migliaia di economie domestiche.

Ma i numerosi volantini nelle cassette postali non potrebbero essere controproducenti? «Ognuno è libero di buttarli – ci dice Rocco Cattaneo, presidente Plr – L’invito è però di partecipare alle votazioni e di fermarsi a guardare i volantini, per capire quali sono le opportunità». Il vicepresidente Udc Piero Marchesi parla di «pubblicità che in ogni situazione permette di far passare determinati messaggi». E a titolo personale aggiunge: «La vera campagna si è però chiusa un mese fa, ora per i cittadini è difficile orientarsi in questo marasma». Da parte sua, il presidente Ps Saverio Lurati sottolinea che il materiale dei partiti è «informazione».

 

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