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BIASCA"Il progetto bloccherebbe il nostro sviluppo per un ventennio"

26.03.15 - 09:28
Il Municipio è contrario ai piani del Consiglio federale relativi alla costruzione di una cosiddetta “autostrada viaggiante” nel contesto del risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo
Ti-Press
"Il progetto bloccherebbe il nostro sviluppo per un ventennio"
Il Municipio è contrario ai piani del Consiglio federale relativi alla costruzione di una cosiddetta “autostrada viaggiante” nel contesto del risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo

BIASCA - Il Municipio di Biasca ha voluto confermare la sua contrarietà ai progetti del Consiglio federale relativi alla costruzione di una cosiddetta “autostrada viaggiante” nel contesto del risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo, progetto emerso durante un recente dibattito al Consiglio degli Stati.

In particolare il Comune “reitera la sua più ferma opposizione all’ipotesi di realizzare sul suo territorio una “provvisoria” stazione di carico/scarico per i camion necessaria qualora dovesse essere respinta in referendum la proposta di risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo decisa dalle autorità federali”.

Il Municipio chiede quindi che la Confederazione coinvolga da subito i Cantoni e i Comuni direttamente toccati da questi progetti, affinché possano essere identificate soluzioni alternative tramite il dialogo, e senza dover ricorrere alla minaccia di espropriazioni. Quest’ultima ipotesi sarebbe già stata presa in considerazione dalle autorità federali.

“Contrariamente a quanto risaputo fino a ora - è stato sottolineato - i sedimi di fondovalle sui quali verrebbero realizzate le stazioni di trasbordo potrebbero essere bloccati per oltre un ventennio, e non solo fin verso il 2025 come previsto. Su questo sfondo i piani di riassetto territoriale e di rilancio economico del Comune in preparazione da tempo per la tanto attesa fine del cantiere NTA, verrebbero di fatto vanificati. In contropartita il Comune non avrebbe che rumori, polveri, emissioni e pericoli dovuti alla circolazione di camion fino a 750’000 all’anno, anche negli orari notturni, eccezione fatta per qualche posto di lavoro a basso valore aggiunto e senza prospettiva di durabilità nel nuovo terminale di trasbordo per mezzi pesanti”.

Il Municipio si riserva quindi il diritto di far capo a tutti i mezzi legali necessari per ostacolare questa eventualità. “Il Comune pensa di aver già assunto tutti i fardelli di essere situato lungo un asse di transito stradale e ferroviario nord-sud d’importanza nazionale e internazionale”, propone l’abbandono del progetto e auspica una soluzione che preveda il carico dei veicoli pesanti nelle zone di frontiera, "risolvendo così il problema del traffico dei veicoli pesanti in altre zone del Cantone come ad esempio il Mendrisiotto e il Luganese”.

 

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