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LUGANORione Madonnetta, la Cassa pensioni biasima le dichiarazioni del Municipio

06.03.15 - 15:34
Rione Madonnetta, la Cassa pensioni biasima le dichiarazioni del Municipio

LUGANO - La Cassa pensioni di Lugano (CPDL) ha preso atto della posizione espressa pubblicamente dal Municipio di Lugano, tramite il Sindaco Marco Borradori, in merito al futuro degli edifici di proprietà dell’Istituto di previdenza, ubicati a Molino Nuovo e denominati Rione Madonnetta.

Le affermazioni di Borradori non sono piaciute alla CPDL, che si rammarica per queste "dichiarazioni politiche che potrebbero compromettere l’oggettività dell’autorità ricorsuale, presso la quale è pendente -tra i tanti legittimi ricorsi dei proprietari di immobili colpiti dal vincolo di conservazione inserito nel PR di Lugano- il suo ricorso".

La CPDL gestisce il patrimonio dei propri assicurati e pensionati "con l’obiettivo primario di garantir loro quella redditività necessaria al mantenimento degli impegni, in primo luogo il versamento delle rendite e la conservazione e la crescita del valore dei capitali di risparmio degli assicurati, affinché anche i futuri pensionati possano contare su prestazioni dignitose e rispettose di quanto hanno accumulato nel corso della loro attività professionale".

Il vincolo di conservazione è divenuto oggetto di una lettera aperta, mai pervenuta alla diretta interessata, la CPDL, e costituisce il motivo del ricorso pendente da tre anni presso il Consiglio. "La CPDL non ha mai espresso la volontà di demolire gli edifici né tanto meno formalizzato decisioni in tal senso. Ha per contro avviato una procedura di mandato parallelo di architettura per raccogliere delle proposte di riqualifica del sedime Rione Madonnetta, procedura non ancora terminata ma nota agli organi di stampa e ai politici".

La Cassa pensioni luganese non capisce quali ragioni abbiano spinto un gruppo di inquilini a rivolgersi solo oggi al Municipio di Lugano, che aveva formulato già due anni orsono le proprie osservazioni, previste dalla procedura ricorsuale, "ragionevolmente appoggiando la posizione della CPDL". Lo stesso Municipio, lo scorso settembre, aveva risposto a un'interrogazione affermando che il vincolo di protezione penalizza fortemente la Cassa pensioni. Si affermava inoltre che un utilizzo più razionale del suolo, in ottemperanza ai principi della Costituzione Federale e della Legge sulla Pianificazione del territorio, consentirebbe di edificare oltre 110 appartamenti invece dei 79 attuali.

"Numerosi atti pendenti in Consiglio Comunale e in particolare l’Iniziativa per abitazioni accessibili a tutti chiedono alla Città di promuovere e facilitare l’immissione sul mercato di alloggi adeguati alla domanda per ubicazione, tipologia e prezzo", conclude la CPDL. "È questa la risposta del Municipio?"

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