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CANTONEMercato del lavoro, "riparte la macelleria"

02.03.15 - 19:29
Il caso della SMB di Biasca è solo l'ultimo: "Nessuno è al sicuro"
Foto Ti-Press Carlo Reguzzi
Mercato del lavoro, "riparte la macelleria"
Il caso della SMB di Biasca è solo l'ultimo: "Nessuno è al sicuro"

BELLINZONA - Il Partito Socialista lo sapeva: "C.V.D.: Come Volevasi Dimostrare. Il macello dei lavoratori ha riaperto". Il riferimento è al caso della SMB di Biasca, i cui dipendenti sono in sciopero da questa mattina dopo la notizia del licenziamento di tre dipendenti. "Tre lavoratori hanno perso il posto" afferma il PS in un comunicato stampa "per essersi opposti a quattro ore di lavoro gratis in più, con la solita scusa (ormai un vero tormentone) del cambio sfavorevole. Un licenziamento in totale spregio dei diritti sindacali. Perciò hanno fatto bene i loro colleghi, che sono scesi in sciopero per solidarietà".

Si tratta solo dell'ultimo caso, in ordine di tempo, di questo travagliato inverno: "Ieri la Exten, oggi la SMB, domani... chissà? Nessuno è al sicuro. Ed è questa la sicurezza che più ci sta a cuore: la possibilità di guardare al futuro con serenità". L'azienda ha da parte sua negato che i licenziamenti siano una ripicca per l'opposizione all'aumento delle ore di lavoro, e ha parlato di calo degli ordinativi e di debolezza dopo la revoca della soglia di cambio minimo decisa dalla BNS.

Il PS si schiera ad ogni modo dalla parte dei dipendenti: "A prescindere dal colore politico e dai partiti, tutti dobbiamo unire la nostra solidarietà alla loro. Per noi è un riflesso condizionato: da più di un secolo la difesa del lavoro, dei suoi diritti, della sua dignità, è nel DNA del Partito Socialista".

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