CANTONEIn parlamento si parla anche di mutilazioni genitali e di mariti traditi

BELLINZONA - E’ stato il deputato Sergio Savoia ad attirare l’attenzione dei media in questa ultima seduta di Gran Consiglio nel 2014. Nell’animato dibattito riguardante il piano di utilizzazione cantonale del parco del Piano di Magadino, Sergio Savoia, nel sostenere il progetto, si è rivolto ai contrari - che vorrebbero un rinvio del decreto soltanto dopo il pronunciamento della Confederazione sul finanziamento e la realizzazione della via di collegamento tra il Locarnese e la A2-A13 - ha detto: “A Berna non gliene può fregare di meno se noi oggi bocciamo il parco. Bocciare il parco oggi non convince nessuno a Berna a fare le strade. E’ la stessa logica per cui se io tentassi di fare dispetto a mia moglie mutilandomi nelle parti intime. E’ la stessa identica logica… e magari ad alcuni di voi piace questo tipo di esercizio”. In risposta Alessandro Del Bufalo, deputato del PLR, ha risposto così: “La sua citazione del marito che si taglia gli attributi era monca. Di solito è riferita a un marito cornuto. Ora, non era necessario esternare la sua situazione familiare davanti a tutto il parlamento”. All’esternazione di Del Bufalo si è aperto uno scontro verbale che ha portato alle scuse di Del Bufalo, che ha dichiarato di non aver voluto offendere Savoia. Ma non è finita qui. Savoia, come raccontano le cronache diffuse dai media cantonali, avrebbe minacciato il deputato Giacomo Garzoli dicendogli: “Se non stai zitto ti cambio i connotati”.

Il capogruppo PLR in Gran Consiglio Christian Vitta, ha chiesto una sospensione della seduta chiedendo le scuse di Savoia per le minacce a Garzoli. Interruzione concessa dal presidente del Gran Consiglio Gianrico Corti, durata un quarto d’ora circa per riportare la situazione alla calma. Savoia è stato ammonito dal Presidente del Gran Consiglio.