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CANTONE71 milioni di franchi agli agglomerati ticinesi

18.12.14 - 11:15
Il contributo federale è del 40% per il Bellinzonese e il Locarnese e del 35% per il Luganese e il Mendrisiotto
71 milioni di franchi agli agglomerati ticinesi
Il contributo federale è del 40% per il Bellinzonese e il Locarnese e del 35% per il Luganese e il Mendrisiotto

BELLINZONA - I Programmi d’agglomerato stanno acquisendo un ruolo sempre più importante nella pianificazione del territorio e nella gestione della mobilità, come sottolinea il Cantone. “Nati nell’ambito della Politica degli agglomerati – promossa dalla Confederazione all’inizio degli anni 2000 per affrontare i problemi di traffico nei centri urbani – sono giunti ora alla “terza generazione”. Con i PA di seconda generazione – conclusi nel 2011/12 – si è esteso il lavoro a tutti i quattro agglomerati ticinesi e si è rafforzata l’idea che i PA dovessero essere lo strumento per aggiornare i Piani regionali dei trasporti”.

Per il Cantone i Programmi d’agglomerato si affermano vieppiù quale livello intermedio tra la pianificazione delle utilizzazioni dei Comuni e quella direttrice del Cantone. Essi sono chiamati a precisare ulteriormente una visione integrata dello sviluppo territoriale e della mobilità alla scala regionale.

Il 16 settembre 2014 l’Assemblea federale ha liberato i crediti per il programma Traffico d’agglomerato a partire dal 2015. Questo programma riguarda il periodo 2015-2018 e prevede contributi per circa 1,7 miliardi di franchi, stanziati in favore di 36 dei 41 programmi sottoposti all’Autorità federale. Sono quattro i programmi ticinesi che sono stati nel complesso valutati positivamente dalla Confederazione.

I contributi federali destinati agli agglomerati ticinesi ammontano a circa 71 milioni di franchi, così suddivisi:

- Programma di agglomerato del Bellinzonese 18,6 milioni di franchi;

- Programma di agglomerato del Locarnese 11,7 milioni di franchi;

- Programma di agglomerato del Luganese 31,2 milioni di franchi;

- Programma di agglomerato del Mendrisiotto 9,9 milioni di franchi.

In termini percentuali (per legge minimo 30% - massimo 50%) il contributo è del 40% per il Bellinzonese e il Locarnese e del 35% per il Luganese e il Mendrisiotto dei costi di realizzazione della misure ritenute nella decisione federale.

Il Cantone, sulla base della decisione delle Camere federale, vuole ora affrontare un’ulteriore tappa ritenuta indispensabile. Si tratta della firma della Convenzione sulle prestazioni relativa ad ognuno degli agglomerati da parte dei tre partner implicati: la Confederazione, il Cantone e le Commissioni regionali dei trasporti quali rappresentanti dei Comuni. La Convenzione sulle prestazioni stabilisce il quadro generale e gli impegni reciproci delle parti contraenti.  La sua sottoscrizione è una condizione per poter richiedere la liberazione dei sussidi stanziati dall’Assemblea federale a partire da inizio 2015 per le singole misure.

Essa contiene in particolare:

- l’elenco delle misure infrastrutturali cofinanziate dalla Confederazione nel periodo 2015-2018 (priorità A);

- l’elenco delle misure infrastrutturali potenzialmente cofinanziabili dalla Confederazione nel periodo successivo 2019-2022 (priorità B): per queste misure il cofinanziamento non è ancora assicurato ma programmato per la successiva edizione del PA;

- l’elenco delle misure infrastrutturali non cofinanziate dalla Confederazione in quanto sono prestazioni proprie dell’agglomerato: prevalentemente misure a carattere locale di competenza dei comuni;

- l’elenco delle misure relative all’organizzazione degli insediamenti: prevalentemente di competenza dei Comuni;

- l’elenco delle misure cofinanziabili con altre fonti di finanziamento della Confederazione.

“Solo la realizzazione complessiva di tutte le misure elencate nella Convenzione - spiega il Cantone - siano esse cofinanziate o meno dalla Confederazione, permetterà di raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo coordinato e sostenibile della mobilità e degli insediamenti. La realizzazione parziale del PA potrà determinare una riduzione della quota di cofinanziamento futuro. È quindi di fondamentale importanza che tutti gli enti coinvolti s’impegnino a realizzare le opere di loro competenza. Il Cantone si occupa di quelle di importanza regionale mentre i Comuni devono impegnarsi ad attuare le misure del PA di valenza locale. Il Consiglio di Stato ha già avviato i passi necessari per promuovere l’attuazione delle misure dei PA2. La progettazione di massima delle misure - e in diversi casi anche quella definitiva - è già stata iniziata sulla base dei crediti stanziati dal Gran Consiglio tra gennaio 2013 e luglio 2014. Solo in questo modo sarà possibile rispettare lo scadenzario stabilito dalla Confederazione che prevedere che i lavori di costruzione siano iniziati - in linea di massima - al più tardi entro 4 anni dalla  irma della Convenzione sulle prestazioni. La realizzazione delle misure costruttive deve inoltre andare di pari passi con l’attuazione delle misure del settore insediamenti e paesaggio che pur non essendo cofinanziate hanno un ruolo centrale per la qualità del territorio dell’agglomerato”.

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