Il Consiglio federale ha approvato la scheda di coordinamento anche per l'aerodromo di Ambrì
LOCARNO - Il Consiglio federale ha approvato oggi le schede di coordinamento per gli aerodromi di Locarno, Ambrì, Dittingen (BL) e Holziken (AG). Lo scalo locarnese potrà così, a determinate condizioni, prolungare la pista in direzione est.
L'allungamento della pista dell'aerodromo è subordinata all'adozione di misure per la protezione dell'avifauna delle Bolle di Magadino. Questi provvedimenti comprendono regolamentazioni speciali per l'avvicinamento, il decollo e il sorvolo dell'area naturale protetta, nonché contingentamenti quotidiani durante i periodi di migrazione degli uccelli. L'ampliamento non deve inoltre comportare un aumento dei decolli di jet e velivoli plurimotore verso le Bolle.
La scheda di coordinamento dello scalo di Locarno chiede anche di integrare nel regolamento di esercizio, entro cinque anni, i provvedimenti pure volti a proteggere gli uccelli. Le superfici non utilizzate per l'aviazione nelle aree dell'aerodromo dovranno poi essere rivalutate come superfici di compensazione ecologica nel rispetto delle esigenze aeronautiche (norme di sicurezza, requisiti di ampliamento). Vanno tenuti in considerazione anche gli interessi legati all'utilizzazione agricola.
Quanto all'aerodromo di Ambrì, la scheda di coordinamento precisa che per poter trasformare l'impianto militare in un aerodromo civile è necessaria una procedura di cambiamento d'uso secondo la legge sulla navigazione aerea. Il documento prevede anche una riduzione della lunghezza della pista a 1285 metri.
Più in generale, la scheda ricorda che sul campo d'aviazione l'utilizzazione per il trasporto aereo ha la priorità assoluta sulle altre destinazioni. La sicurezza delle operazioni di volo deve infatti essere garantita in ogni momento. Occorre quindi adottare misure adeguate per impedire alle persone non autorizzate l'accesso al comprensorio dell'aerodromo.
Piano dell'infrastruttura aeronautica - Le schede di coordinamento sono state redatte in base al Piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica (PSIA), lo strumento di pianificazione del settore adottato nel 2000 dal Consiglio federale. A ogni scalo corrisponde una scheda che contiene indicazioni vincolanti per le condizioni quadro operative, il perimetro aeroportuale, il carico fonico nonché la protezione della natura e del paesaggio.
L'adozione delle quattro schede annunciate oggi è stata preceduta da un'audizione dei Cantoni e dei Comuni interessati e anche la popolazione locale è stata coinvolta. Nel caso dell'aerodromo di Locarno, vista la vicinanza con le Bolle, ci sono stati pure colloqui diretti tra il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e il Consiglio di Stato ticinese.
ats