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CANTONEZali attacca PLR e PPD: “Soldati al servizio dei grandi centri commerciali”

17.12.14 - 16:11
La provocazione del Consigliere di Stato ha suscitato la reazione rumorosa dei deputati del PLR e del PPD. Savoia: "Conta di più la Disti o la salute dei cittadini?"
Zali attacca PLR e PPD: “Soldati al servizio dei grandi centri commerciali”
La provocazione del Consigliere di Stato ha suscitato la reazione rumorosa dei deputati del PLR e del PPD. Savoia: "Conta di più la Disti o la salute dei cittadini?"

BELLINZONA - PLR e PPD non vogliono cedere. E neppure il Consigliere di Stato Claudio Zali. Il PPD ha presentato un emendamento, a cui è favorevole anche il PLR, che chiede di congelare la cosiddetta tassa di collegamento. “Vogliamo una norma ambientale e idonea a livello giuridico”, ha dichiarato in aula il presidente della gestione e delle finanze, Fabio Bacchetta-Cattori, che chiede il rinvio di qualche mese della tassa, specificando di non essere contrario alla sua introduzione. Un rinvio rifiutato da Claudio Zali, che accetta soltanto lo stralcio dei 50 centesimi di tassa che i Comuni avrebbero avuto la facoltà di applicare.

L'attacco di Zali a PLR / PPD - Il Consigliere di Stato Zali, nel difendere la tassa di collegamento, non ha mancato in aula di lanciare una provocazione nei confronti dei deputati del PLR e del PPD, che ha suscitato la reazione rumorosa dei deputati dei due partiti di centro-destra, costringendo all'intervento il presidente del Gran Consiglio, Gianrico Corti, per richiamare all'ordine. “Guardo in volto ai deputati del PLR e del PPD. Vedo i rappresentanti della grande distribuzione presenti nelle tribune affinché i soldati (ossia i deputati di PLR e PPD, ndr)  facciano il proprio lavoro. Peccato che non siano presenti cittadini del Mendrisiotto e del Malcantone”.

Nel suo discorso, Claudio Zali, ha spiegato ai presenti che la tassa di collegamento “esiste già da 20 anni ed è già oggi legge dello Stato, adottata nel Gran Consiglio nel 1994 quando la Lega non era ancora forza di Governo”.

"Una legge firmata da Masoni e Gendotti nel 1994" - “Una legge firmata  da Marina Masoni e Gabriele Gendotti” - ricorda Zali - ma che non è mai stata promulgata dal Consiglio di Stato. Zali ha spiegato che sono passati 20 anni e sul Ticino ci sono 80mila veicoli in più rispetto al 1994, senza contare i padroncini, che corrispondono al numero di 3.000 lavoratori a tempo pieno. Zali ha ricordato che negli ultimi 20 anni il trasporto pubblico ticinese sta cambiando: “Tilo ha raddoppiato dalla sua introduzione il numero di passeggeri trasportati”.

L'importanza del trasporto pubblico per il Ticino - Il Consigliere di Stato ha passato in rassegna i progetti del futuro che andranno ad ampliare l’offerta di trasporti pubblico, tra cui la recentissima apertura della tratta Stabio-Arcisate e il progetto del tram del Luganese, che si concretizzerà nei prossimi dieci anni.

A Stabio il 97% dei lavoratori frontalieri dispone di un parcheggio - Zali ha dichiarato che la prima novità è rappresentata dall’estensione di concetto di grande generatore di traffico anche ai grandi datori di lavoro e non solo ai grandi centri commerciali. Il Consigliere di Stato ha fornito alcuni dati che avvalorano la necessità di inserire correttivi nella politica territoriale del Cantone. Nell’ultimo sondaggio effettuato tra i lavoratori frontalieri emerge che il 90% degli intervistati dispone di un posteggio in azienda. Di questo 90%, il 91% ha il parcheggio gratuito. A Stabio il 97% dei lavoratori frontalieri dispone di un parcheggio e il 98% di essi ne ha a disposizione uno gratuito. “Di certo non è questo un disincentivo economico - ha commentato Zali, che ha sottolineato l’importanza di approvare questa tassa.

Anche Sergio Savoia, coordinatore dei Verdi, ha attaccato in aula le lobby dell'economia: "Conta più la Disti o la salute dei cittadini?" e ha lodato il Consigliere di Stato Claudio Zali: "Dice pane al pane vino al vino". Sul fronte delle destre, esponenti di PLR, PPD hanno criticato l'attacco di Zali nei loro confronti sostenendo di non essere soldati di nessuno e che questa tassa alla fine sarà scaricata sui cittadini.

Saverio Lurati, presidente del PS, parla di ipocrisia: "Da colpevolizzare non sono le persone che vengono a lavorare, ma i Comuni che, in cambio di pochi solde di imposte, hanno svenduto i terreni per fare insediare industrie che danno paghe da fame".  

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