Cerca e trova immobili

CANTONETematiche ambietali, l'UFAM manterrà i propri impegni

25.11.14 - 10:11
Tematiche ambietali, l'UFAM manterrà i propri impegni

LOCARNO - Si è parlato di vari temi prioritari e d’attualità per la politica ambientale della Confederazione e del Cantone Ticino, nel corso dell'incontro che si è tenuto giovedì scorso a Locarno e al quale hanno partecipato il Consigliere di Stato Claudio Zali affiancato dal Direttore della Divisione dell’ambiente Moreno Celio e dai suoi collaboratori, il direttore dell’UFAM Bruno Oberle e la vicedirettrice Karine Siegwart.

Oberle ha potuto vedere con i propri occhi i danni causati dal maltempo delle scorse settimane sul Verbano. Nel corso dell'incontro ci si è infatti concentrati sui temi riguardanti la gestione delle acque e del suolo, i pericoli naturali e i cambiamenti climatici."Diventa sempre più importante, affiancare, alle misure per ridurre le emissioni di gas serra iniziative in grado di affrontare e permettere di adattarsi
agli effetti di questi cambiamenti".

Il piano di azione adottato dal Consiglio federale lo scorso aprile "è un tassello essenziale per garantire che la Svizzera sia pronta a sostenere le conseguenze del riscaldamento climatico". In Ticino è stato realizzato nel 2012, dalla Sezione per la protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo in collaborazione con l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera, uno studio con i possibili scenari evolutivi. Anche in funzione degli sviluppi più recenti, nell’ottobre di quest’anno è stato inoltre avviato uno studio congiunto UFAM-Cantone Ticino per valutare i rischi in funzione dei cambiamenti climatici.

Altro tema di stringente attualità era la regolazione dei livelli del Lago Maggiore, per la quale il Cantone ha chiesto informazioni supplementari e la garanzia di essere coinvolto nelle trattative tra la Confederazione e le autorità italiane.

Sempre in ambito lacuale, si è discusso della riqualifica dell’ecosistema lacustre del golfo di Agno, con l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche ecologiche ed ambientali. Il progetto propone tra le altre cose la realizzazione di una o più isole (emerse o immerse) composte da materiale di scavo. "Ciò al fine di creare aree più attrattive e interessanti sia per la fauna ittica (con lo sviluppo della vegetazione acquatica) sia per la popolazione (attività ricreative)".

Anche il tema del risanamento fonico in conseguenza del traffico stradale è stato toccato. Il Cantone ha ribadito all’UFAM l’importanza di mantenere l’erogazione di contributi federali anche dopo il 31 marzo 2018, "affinché sia garantita la parità di trattamento per tutta la popolazione e possano essere conclusi i lavori nel frattempo avviati".

L’UFAM ha invece ricordato il finanziamento dell’eliminazione dei microinquinanti (sostanze in tracce provenienti da prodotti diversi per la pulizia, per la cura del corpo o per l’industria, fitosanitari, biocidi, medicinali, eccetera) presenti nelle acque di scarico. Dopodiché si è affrontato il tema della modifica della Legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), che di fatto crea le condizioni quadro per un consumo in Svizzera più rispettoso dell’ambiente, rafforzando al contempo l’economia a ciclo chiuso e la messa a disposizione d’informazioni sull’uso ottimale delle risorse.

Claudio Zali e i suoi collaboratori hanno pure colto l’occasione per porre l’accento sulla strategia messa in atto negli scorsi mesi con l’obiettivo di migliorare le condizioni di mobilità nel nostro Cantone. Oberle ha preso atto con interesse di queste iniziative, condividendone contenuto e finalità.

Dopo aver confermato il reciproco impegno nel campo della politica forestale, della biodiversità e dei parchi, il Direttore dell’UFAM ha infine garantito al Cantone che la Confederazione manterrà il proprio impegno finanziario (grazie anche agli accordi programmatici che saranno stipulati per il quadriennio 2016-2019) che ammonta a circa 50 milioni di franchi.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE