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CANTONEI Verdi rispondono ai socialisti: “No alla politica dell’odio”

14.11.14 - 14:51
Il partito ecologista parla di “ennesimo atto di violenza politica ad opera della dirigenza PS”
I Verdi rispondono ai socialisti: “No alla politica dell’odio”
Il partito ecologista parla di “ennesimo atto di violenza politica ad opera della dirigenza PS”

BELLINZONA - “I Verdi lavorano per il paese”. Rispondono così i Verdi all’attacco al vitriolo apparso sul sito dei socialisti ticinesi nei confronti di Sergio Savoia, il coordinatore del partito ecologista, preso di mira per il caso Zanini, imprenditore delle energie rinnovabili nei guai con la giustizia per un presunto caso di tangenti.

In un comunicato stampa diramato venerdì pomeriggio, i Verdi definiscono il testo pubblicato dai socialisti “l’ennesimo atto di violenza politica ad opera della dirigenza PS. Una dirigenza che pare voler incamminare il partito sulla strada dell’odio”.

I Verdi accusano i socialisti di denigrare gli avversari politici con ogni mezzo e ricordano “il fragoroso silenzio da parte del PS” su vicende che stanno scandalizzando - giustamente - il paese, come quella della milionaria socialista esentasse, non solo candidati ma eletta in Consiglio Nazionale.

“I Verdi - si legge ancora - ritengono che in questo momento il nostro cantone abbia bisogno di soluzioni, e non di polemiche e di campagna elettorale. Perciò noi abbiamo deciso di dedicare alle elezioni lo stretto tempo necessario per consacrare tutte le nostre energie - con determinazione e ottimismo - agli importanti dossier che stanno a cuore ai ticinesi, soprattutto nell’ambito della difesa del lavoro”.

I Verdi ripercorrono le tappe salienti del partito, come per esempio il Parco del Piano, gli eco-incentivi e l’iniziativa “Salviamo il lavoro in Ticino”! (tenuta ferma proprio dal PS in commissione per meri interessi di bottega, in spregio delle dodicimila firme raccolte dai Verdi).

“I Verdi - si legge nella nota - respingono un modo di far politica indegno di un paese civile. Purtroppo l’atteggiamento socialista non riguarda solo le forze politiche, ma si estende a quegli elettori rei di non votare come il PS vorrebbe, ripetutamente insultati con epiteti che vanno dal fascista, al razzista o all’ignorante, quando va bene”.

Un atteggiamento sprezzante nei confronti dei cittadini, che arriva a spingersi fino alla richiesta di votare di nuovo, ignorando la volontà del 70% che ha avuto l’ardire di fare di testa propria.

I Verdi continueranno a lavorare nel rispetto della volontà degli elettori e nel rispetto degli avversari, perché queste sono la nostra tradizione e cultura”.

 

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