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CANTONECaso Zanini, socialisti all’attacco di Savoia

14.11.14 - 10:10
Folletto Rosso velenoso riapre la polemica tra Socialisti e Verdi
Caso Zanini, socialisti all’attacco di Savoia
Folletto Rosso velenoso riapre la polemica tra Socialisti e Verdi

BELLINZONA - Che per i socialisti sia stata traumatica la scelta dei Verdi ticinesi di fare il salto del fosso e passare nel campo borghese lo si nota nella nota di oggi pubblicata dal “Folletto rosso”, rubrica di satira del PS ticinese. Il “Primo Piano” è tutto dedicato all’indagine nei confronti di Claudio Zanini, imprenditore delle energie rinnovabili sospettato di aver pagato, nel 2011, una tangente di 180mila franchi a un ex impiegato dei Services industriels de Genève per assicurarsi dei favori nell’ambito di alcune trattative riguardanti la costruzione di un parco eolico.  

L’uomo vicino a Zanini, “il ricco Zanini” - come precisa il Folletto rosso - amico del CEO di UBS Ermotti”, si dice estraneo ai fatti ed è pronto a dimostrarlo. I socialisti attaccano il coordinatore dei Verdi ticinesi, Sergio Savoia, che ha voluto proprio Zanini alla testa del gruppo di lavoro per la rifondazione dei Verdi. Su di lui, Savoia aveva detto, lo scorso marzo: “Claudio viene da quel mondo delle imprese che ancora alcuni guardano con diffidenza ed è anche per questo che è la persona migliore cui affidare il mandato”. Come osservano i socialisti, Zanini è poi nel frattempo scomparso dalla circolazione e la svolta annunciata da Savoia, “si è concretizzata solo nel siluramento della candidata più limpida e apprezzata del movimento, Greta Gysin”.

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