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Standing ovation per Laura Sadis

LUGANOStanding ovation per Laura Sadis

09.11.14 - 15:13
Momenti di emozione al congresso PLR, che ha voluto ringraziare Laura Sadis "per il suo impegno profuso in questi anni a favore del Ticino e del suo partito"
Foto Samuel Golay
Standing ovation per Laura Sadis
Momenti di emozione al congresso PLR, che ha voluto ringraziare Laura Sadis "per il suo impegno profuso in questi anni a favore del Ticino e del suo partito"

LUGANO - È stato approvato a larga maggioranza il programma di legislatura 2015-2019, presentato domenica mattina al Congresso Plr, tenutosi in un Padiglione Conza di Lugano gremito. Aron Piezzi, valmaggese che ha presieduto il Congresso, ha concluso i lavori spronando il popolo Plr, invitandolo a ridare vigore alla fiamma ardente, simbolo di un partito che, alle prossime elezioni cantonali del prossimo 19 aprile, si dice "pronto alla riscossa". A Laura Sadis, che lascia il Consiglio di Stato, è stato dedicato un video che ha ripercorso le sue tappe più significative della sua carriera politica. Il direttore del Dipartimento delle Finanze e dell'Economia uscente è stato salutato con un caloroso applauso e uno standing ovation. E' stato il presidente Rocco Cattaneo a consegnargli un bell'esemplare di cristallo alpino quale segno di gratitudine e riconoscimento per il lavoro svolto per il bene del PLR e del Ticino. "E' cristallino come te", ha detto il presidente Cattaneo ricordando un editoriale di Monica Piffaretti de LaRegioneTicino, che l'aveva definita così due giorni dopo il 18 maggio, giorno in cui Sadis ha annunciato di non ripresentarsi alla corsa per il Consiglio di Stato. Nonostante alcune divergenze di impostazione e screzi nella visione politica avuti nel recente passato tra Cattaneo e la Consigliera di Stato, il presidente ha voluto lodarla e ringraziarla pubblicamente per il suo grande impegno e grande professionalità nel svolgere il suo lavoro.

Il congresso

Per quanto riguarda il Congresso, i rappresentanti liberali radicali hanno presentato e discusso i cinque grandi temi della "casa Ticino", formata dalle fondamenta, costituite da Scuola, la formazione e la cultura; come pilastri la sicurezza, la città, i centri urbani e le valli e come tetto e il lavoro. È stato Alessandro Speziali, coordinatore del gruppo di lavoro programmatico a presentare "in 8 minuti svizzero-tedeschi" il programma al Congresso. Lo ha fatto usando una metafora, quella della fotografia del Ticino del futuro, "che dovrà essere la più colorata e nitida possibile". Speziali ha sottolineato lo spirito attraverso il quale è nato questo programma, basato sui valori fondanti il PLR, partito interclassista, quali la la libertà, la solidarietà, la giustizia.

A parte un pizzico di tono polemico, espresso dalla presidente della sezione PLR di Lugano, Giovanna Viscardi, che ha definito il testo del programma "un canto gospel, che poco c'entra, in alcuni passaggi, con i valori del PLR" e i due i due emendamenti presentati, che non sono passati, in quanto è stata premiata la linea di compromesso proposta da Speziali, il dibattito è stato sereno e scandito da scambi di opinione pacati.

I cinque punti del programma sono stati presentati nei loro punti principali alla platea.

Scuola, formazione e cultura - Il primo a prendere la parola è stato Omar Gianora, direttore del liceo cantonale di Bellinzona che, nel presentare la prima scheda, ha sottolineato l'importanza della scuola e della cultura nella società di oggi.

Sicurezza - Gianora ha lasciato la parola a Christian Loss, che ha parlato della necessità di potenziare la sicurezza, "compito fondamentale dello Stato", attraverso la messa in dotazione di "strumenti tecnologici adeguati per rispondere alle sfide odierne". Loss ha poi indicato la volontà del partito, suggerita da Giorgio Galusero, di vietare la pubblicazione di annunci erotici e di proibire l'esercizio della prostituzione nei luoghi sensibili, come per esempio nelle vicinanze di scuole e asili. Galusero, che fa politica attiva "da ormai 11 legislature", ha espresso il suo dispiacere per l'assenza di riferimenti nel programma alla polizia unica, un tema questo ancora aperto in sede di commissione parlamentare.

Centri urbani e città - La terza scheda è stata presentata dal presidente della sezione PLR del Monteceneri, Marzio Della Santa, riguardante la visione del PLR sui centri urbani e sulle città. Il rappresentante del PLR ha parlato, in sostanza, di progetti di sviluppo urbano e cittadino in cui si lavori per un miglioramento della mobilità, attraverso la creazione di Park & Ride, come succede ormai in diverse realtà svizzere ed europee, e che, soprattutto, si persegui una politica che esalti il rispetto delle peculiarità di ogni realtà urbana.

Le valli - Giacomo Garzoli ha parlato alla platea delle valli, uno dei pilastri del programma di legislatura 2015-2019. "Valli che rappresentano un'alternativa abitativa valida", ha detto l'avvocato valmaggese, che auspica una politica d'investimento e di modernizzazione dei collegamenti che renda attrattivo vivere in montagna, senza dimenticare incentivi per la diffusione della banda larga. Garzoli ha citato l'esempio del Trentino-Alto Adige, regione alpina che ha saputo valorizzare il suo territorio attraverso politiche di sviluppo vincenti sia in ambito turistico sia in ambito di qualità di vita per i suoi abitanti.

Il lavoro - È stato infine il gran consigliere Matteo Quadranti a presentare la scheda del lavoro. Il deputato di Balerna ha ricordato, nel giorno della commemorazione del 25esimo della caduta del muro di Berlino, come siano cambiate le condizioni di lavoro in tutta Europa proprio a partire da quel 9 novembre del 1989. Il Plr dichiara lotta alle ingiustizie, agli abusi, al dumping salariale, ponendo le basi necessarie per creare posti di lavoro che vadano ai residenti, attraverso la promozione della cultura imprenditoriale, la rivalutazione delle attività artigianali e industriali, il rilancio della piazza finanziaria. Per quanto riguarda il fisco, Quadranti ha aggiunto che il PLR chiede una riduzione di aliquota della imposta federale per mitigare l'effetto della riforma sulla tassazione delle imprese. Marco Schmidt, responsabile del progetto fondounimpresa.ch della Divisione della formazione professionale, è intervenuto, ricordando che il 20% della popolazione attiva è occupata nella micro-impresa e ha proposto la promozione di corsi di formazione per l'autoimprenditorialità. Abbondio Adobati, ex deputato in Gran Consiglio, ha sollecitato una riflessione su un aspetto preoccupante, ossia l'esclusione dal mondo del lavoro di tanti giovani ticinesi, chiedendo più sensibilità ai datori di lavoro. Stefano Modenini, direttore dell'Associazione degli Industriali ticinesi, ha presentato due emendamenti, approvati entrambi dal congresso. Il primo chiedeva di cambiare il termine "aiuti pubblici", espressione che da liberale non gradiva, con "incentivi". Inoltre, sul punto riguardante "l'abolizione dell'accordo sui frontalieri con l'Italia per aumentare l'imposizione fiscale dei frontalieri e contrastare il dumping salariale", Modenini ha chiesto di cambiare il verbo "aumentare" in "equilibrare", ricordando l'apporto dei frontalieri alla ricchezza del Cantone ("pagano 100 milioni di imposte all'anno", ha detto). Due sfumature di termini che i partecipanti al congresso hanno accettato di modificare. Non è passata, invece, la proposta di Walter Gianora, che ha espresso il desiderio di inserire nel programma il richiamo all'importanza della contrattazione tra le parti sociali per favorire i Contratti Collettivi di Lavoro. "Non è un partito che deve farlo, bensì le parti sociali coinvolte", ha dichiarato il presidente Rocco Cattaneo.

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