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LUGANOSerpente esotico catturato al Padiglione Conza

20.06.14 - 09:55
Tra le ipotesi, tutte da confermare al momento, c'è quella che il rettile sia fuggito durante l'esposizione che si è tenuta questo inverno proprio al Centro Esposizioni
Foto SPAB
Serpente esotico catturato al Padiglione Conza
Tra le ipotesi, tutte da confermare al momento, c'è quella che il rettile sia fuggito durante l'esposizione che si è tenuta questo inverno proprio al Centro Esposizioni

LUGANO - Un serpente dalla particolare colorazione bianco-rossa è stato catturato mercoledì pomeriggio presso il Padiglione Conza di Lugano. Alcuni addetti intenti ad eseguire dei lavori di manutenzione all'interno dello stabile si sono trovati faccia a faccia con il rettile, che era intento a procacciarsi il cibo.

 

La Società protezione animali di Bellinzona (SPAB) è intervenuta con l'ispettore Gianpio Aiani, che ha proceduto alla cattura del rettile tramite l'apposita pinza in dotazione. Per identificare il rettile, chiaramente non autoctono, è stata necessaria la consulenza di un erpetologo. L'esperto che si trattava di un falso corallo albino (Lampropeltis triangulus sinaloe albino), non velenoso. Forte è la sua somiglianza con il vero serpente corallo, altamente velenoso e dal morso letale, dal quale si distingue solo dalla sequenza dei colori dei suoi anelli.

 

A questo punto ci si è chiesti come mai un serpente originario del Continente americano sia finito al Padiglione Conza. Le ipotesi sono molte ma una su tutte pare possa essere la più plausibile. Secondo la SPAB si potrebbe supporre che il rettile possa essere fuggito nel corso della grande mostra di rettili che si è tenuta proprio al Conza tra febbraio e marzo. “Ovviamente il condizionale è d'obbligo”, si precisa, e gli accertamenti sull'accaduto sono ancora in corso.

 

Seppure il falso corallo sia un rettile diffuso anche nei terrari ticinesi, qualora l'ipotesi di una sua fuga durante l'esposizione dovesse venire confermata dagli accertamenti, “ciò getterebbe seri dubbi sull'efficacia delle misure di sicurezza dell'evento e sulle responsabilità di organizzatori e detentori di rettili”. Serpenti di questo tipo possono resistere, se le condizioni come la temperatura e la presenza di umidità o di liquidi sono date, anche diversi mesi senza nutrirsi.

 

Del ritrovamento al Conza del falso corallo è stato avvisato anche l'Ufficio del veterinario cantonale a cui però non risulta nessuna notifica di fuga di serpenti durante l'esposizione, anche se non è da escludere che chi lo ha perso non abbia segnalato il fatto. “La SPAB, da sempre contraria alla detenzione di animali nei terrari, sottolinea come queste povere creature cercheranno per tutta la vita di fuggire e riguadagnare quella libertà che madre natura ha donato loro e che la mano dell'uomo gli nega”. 

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