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LUGANOL'infermiere-mostro condannato a 12 anni

25.09.13 - 12:15
Il presidente della Corte Rosa Item: "Atti inauditi e inenarrabili"
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L'infermiere-mostro condannato a 12 anni
Il presidente della Corte Rosa Item: "Atti inauditi e inenarrabili"

LUGANO - Si è aperta una manciata di minuti prima di mezzogiorno la porta dell'Aula delle Assise criminali di Lugano. Il presidente della Corte Rosa Item ha iniziato a leggere le motivazioni della sentenza alle 11:47.

La Corte ha riconosciuto tutti i capi d'accusa formulati nei confronti dell'ex infermiere 45enne, accusato di aver abusato di una donna attraverso la somministrazione di farmaci e aver compiuto atti sessuali nei confronti di pazienti, gravemente malate ed incapaci di reagire, in un lasso di tempo di 10 anni. "L'imputato ha commesso fatti di inaudita e inenarrabile gravità", ha dichiarato Rosa Item, che ha aggiunto "il suo comportamento è esecrabile".

 

La corte ha ritenuto che, se non fosse stato fermato, l'imputato sarebbe andato avanti per chissà quanto tempo ancora.

 

"Ha agito lucidamente per anni e con premeditazione e nessuna pietà nei confronti delle vittime. Atti che fanno rabbrividire" ha detto il giudice. "Contro donne che ha costretto con comportamento spregevole ai suoi insani atti. Ha sfruttato lo stato di incapacità di inettitudine a resistere verso due persone gravemente malate e prive della capacità di ribellarsi. L'imputato ha agito con egoismo, non fermandosi di fronte a nulla, un agire spregiudicato e senza mancanza di scrupoli". Ha tradito la sua funzione di infermiere e ha offeso la dignità delle sue vittime, 12 persone.

 

La Corte ha riconosciuto la parziale scemata responsabilità e le sue colpe considerate da gravissime a gravi. Nel suo passato si trova anche una sentenza nel 2006 per abusi sessuali nei confronti di due donne, ricoverate in una struttura pubblica a seguito di un incidente.

 

Il presidente della Corte ha poi evidenziato il fatto che l'imputato non ha chiesto scusa alle vittime, sia durante l'inchiesta, sia in sede processuale, e di avere ammesso soltanto a sei mesi di distanza dall'arresto i fatti. La Corte ha anche tenuto conto favorevolmente del risarcimento di 30mila franchi versato dall'imputato a favore delle vittime.

 

Tenuto conto della scemata imputabilità, tenuto conto del principio di risarcimento nei confronti delle vittime, l'ex infermiere sarà sottoposto al trattamento stazionario in una struttura chiusa e dovrà risarcire alle vittime e ai suoi eredi un totale di 117.000 franchi circa. Per l'imputato è stata decisa l'interdizione alla professione di infermiere per un periodo di 5 anni.

 

Il legale difensore dell'imputato, l'avvocato Carlo Steiger, ha annunciato di non avere l'intenzione di presentare ricorso.

 

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