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BISSONEA2, un altro giorno di ordinaria follia

14.06.13 - 20:13
Per l'ennesima volta il fragile equilibrio che regola il traffico in Ticino si è rotto. Il racconto delle ore trascorse in coda. Lento ritorno alla normalità dalle 21
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A2, un altro giorno di ordinaria follia
Per l'ennesima volta il fragile equilibrio che regola il traffico in Ticino si è rotto. Il racconto delle ore trascorse in coda. Lento ritorno alla normalità dalle 21

BISSONE - Questa volta è stato un camion a mandare in mille pezzi il delicato equilibrio che regola il traffico, sempre sull'orlo della congestione, dell'A2.

Spetterà alla Polizia capire come abbia fatto il mezzo pesante a sradicare vari metri di guardrail, passare nella corsia di contromano e terminare lì la sua corsa, con la cabina rivolta da una parte e il rimorchio dall'altra. La scena dell'incidente alle 19.15 appariva ancora intatta, proprio come è apparsa subito dopo l'incidente. Lo speciale camion della carrozzeria di servizio stava armeggiando intorno al mezzo incidentato, che non era stato spostato di un millimetro a oltre 4 ore dall'ora del sinistro. Questa circostanza potrebbe far sorgere qualche domanda. La strada, invasa da detriti e carburante, era in compenso stata pulita dai pompieri di Lugano e Mendrisio e dagli addetti delle Strade nazionali.

Quello che ha interessato, e interessa tuttora migliaia di automobilisti, è la coda quasi interminabile che si è venuta a creare. Un ingorgo bidirezionale che, una volta tanto, ha visto i conducenti diretti a sud leggermente privilegiati rispetto a quelli diretti a Lugano o Bellinzona. Il termine "fortunati" è esagerato per chi ha impiegato, come il sottoscritto, 90 minuti per percorrere il tratto Lugano Nord-Chiasso. Eppure è molto, molto poco rispetto a chi sta tentando - o tentato - di andare a nord.

In quel caso il percorso presentava vari ostacoli. Il primo: la galleria di San Nicolao, ultimo baluardo prima dell'incidente. Qui c'erano svariati tir e pullman turistici, ai quali non era stato consentito (decisione, se non inedita, rarissima per la viabilità ticinese) di fare inversione di marcia e tornare verso Mendrisio.
Il secondo: lo svincolo autostradale di Mendrisio, quasi completamente congestionato anche se un certo numero di veicoli ha evitato l'uscita obbligatoria e si è diretto verso nord. Costoro sono stati poi deviati sulla strada cantonale tramite un varco aperto nelle barriere autostradali.

Il resto del Mendrisiotto presentava poi uno sconsolante serpentone di vetture che s'interrompeva solo all'altezza di Balerna, dove le auto venivano fatte uscire per non congestionare ulteriormente l'A2. La coda si concludeva poi alla dogana di Brogeda. In direzione sud invece, una volta superato con un po' di rallentamenti (dovuti ai curiosi e al limite di 60 km/h) il luogo dell'incidente, si è circolato rapidamente.

Nella novantina di minuti che ho trascorso in attesa, nella mia auto, ho potuto vedere varie cose. Alcuni piccoli incidenti o guasti meccanici, che hanno rallentato ulteriormente lo scorrimento già esiguo del traffico. Un certo numero di persone, scese dalle vetture per chiacchierare con i vicini di coda. Una giovane donna che, giunta al colmo della sopportazione, ha inveito contro il traffico, le code, le auto, l'autostrada e i cantieri (in questo caso non colpevoli). Turisti che si chiedevano cosa stava succedendo, altri che la prendevano con filosofia ascoltando musica a tutto volume o tenendo i piedi fuori dal finestrino.

Tre le scenette (vere, giuro) alle quali ho assistito e che, pensando a questa giornata, mi ritorneranno in mente. Due giovani forse stranieri che, preso un pallone da calcio dal bagagliaio, si sono messi a palleggiare tra le auto ferme. Due uomini che hanno imbracciato invece i loro violini, e si sono messi a suonare tra gli sguardi stupiti ma grati dei compagni di sventura. Il mio vicino di coda, che alla vista di un carro attrezzi diretto a nord con a bordo un'auto della polizia, ha fatto manifesti e inequivocabili scongiuri. La tragicità di questi brevi spezzoni di vita sta nel contesto nel quale si sono compiuti.

Nel frattempo, intorno alle 9, l'autostrada è stata riaperta. 8 i chilometri di coda (ufficiali) in direzione sud, e 6 quelli verso nord. Quando tutto sarà tornato alla normalità, sarà buio e anche questa giornata di ordinaria follia stradale sarà quasi giunta al termine.

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