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Il consigliere nazionale Lorenzo Quadri è arrabbiato: "Abbiamo sempre paura di compromettere i rapporti"
LUGANO - "Non, sono sorpreso. E lo devo ammettere: il Governo ha toppato". Così il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri commenta la decisione del Governo ticinese di non bloccare i ristorni ai frontalieri. Per Quadri l'errore primario sta a monte. "Non avremmo mai dovuto sbloccare i ristorni quando in realtà non c'erano le condizioni per farlo. Ora comunque c'erano i presupposti per tornare a bloccarli. Infatti di passi avanti dal punto di vista dei rapporti tra Svizzera e Italia non se ne sono fatti".
Il consigliere nazionale leghista si scatena. E non le manda a dire: "Siamo ancora sulla lista nera. Come prima. E che dire poi del concetto di reciprocità, sempre più usato solo a senso unico? gli accordi vengono applicati in modo unilaterale. E poi si moltiplicano i comportamenti arroganti da parte degli italiani. Basti pensare alla recente questione delle multe inflitte alle auto elvetiche senza il contrassegno CH. E della Stabio-Arcisate cosa vogliamo dire? Anche qui l'Italia non sta facendo nulla. Mi spiace dirlo ma c'è un'insieme di cose che peggiorano giorno dopo giorno.
Chiediamo a Quadri come mai, secondo lui, la presenza di due leghisti (Gobbi e Barra) in Governo non è riuscita a portare in porto il blocco dei ristorni. "Due persone non possono cambiare tutto. Al Governo è mancato il coraggio. Si esita sempre in queste situazioni. Si teme di violare gli accordi internazionali, di compromettere i rapporti con i comuni di confine. Non si vogliono peggiorare le cose. Tutti questi problemi però ce li facciamo solo noi a quanto pare".
