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CANTONEAumentano le rapine, anche quelle singolari

08.04.13 - 10:40
I dati dell'attività 2012 dei Commissariati e della Sezione Teseu della Polizia cantonale, caratterizzata dall'operazione Domino
foto Ti-Press
Aumentano le rapine, anche quelle singolari
I dati dell'attività 2012 dei Commissariati e della Sezione Teseu della Polizia cantonale, caratterizzata dall'operazione Domino

BELLINZONA - Rapine e prostituzione sono i reati che hanno maggiormente impegnato nel 2012 i Commissariati e la Sezione TESEU della Polizia cantonale. Si va dall'operazione DOMINO, molto pubblicizzata dai media nel corso dello scorso anno, all'aumento delle rapine e alle modalità adottate per farle.

Rapine - Sono state 89 le infrazioni per rapina registrate, che rappresentano un aumento dell’11% rispetto al 2011. In quest’ambito, tuttavia, è la diminuzione della rapine nelle stazioni di servizio, passate dalle 10 del 2011 alle 5 del 2012. Pure attenuati gli atti di violenza grave. Lo scorso anno ha inoltre registrato, come nel 2011, un solo caso di omicidio.

 

L’arma da fuoco è stata impiegata in 21 casi, mentre in oltre la metà la violenza fisica o verbale sono state le uniche forme di minaccia. Statisticamente, le vittime sono principalmente sorprese sulla pubblica via, nei mesi estivi dopo il calare della sera. Pochi i casi commessi nelle abitazioni. Si evidenzia l’aggressione avvenuta in un’abitazione di Malvaglia. L’indagine è attualmente incentrata su alcuni cittadini italiani residenti in Piemonte. Fra le rapine nelle stazioni di servizio va citata quella avvenuta a Morbio Inferiore in ottobre. Quale novità è stata diffusa ai media la foto dell’autore ripreso dal sistema di videosorveglianza. Questo ne ha permesso l’identificazione nonché l’arresto.

 

Si ricordano infine due serie di rapine singolari nel loro modus operandi. A Chiasso, nel mese di giugno, a danno di donne anziane aggredite da tergo, a cui venivano strappati i gioielli che portavano al collo. In maggio, nel Bellinzonese, ad opera di persone dedite alla prostituzione con la somministrazione di sonnifero alle vittime poi derubate.

 

Omicidio - Nel 2012 si è verificato un unico caso di omicidio. A Massagno, a inizio febbraio, è stata rinvenuta una coppia di conviventi nella loro camera da letto. L’inchiesta ha permesso di stabilire che l’uomo, per motivi di gelosia, ha ucciso la compagna prima di suicidarsi. Molti dei casi di tentato, o mancato omicidio, sono legati a risse o aggressioni nate da futili motivi e degenerate anche in un contesto di abuso di bevande alcoliche. Il più importante è quello dell’aggressione avvenuta ad inizio marzo a Bissone, maturata nell’ambiente della prostituzione e della sicurezza privata dei locali notturni ticinesi. Questo episodio ha dato avvio a diverse indagini, di cui la stampa ha ampiamente riferito, con connessioni anche nel campo dei reati finanziari, coinvolgendo un esercizio pubblico situato all’interno del Casinò di Lugano.

 

DOMINO - La Sezione TESEU ha condotto inchieste nell’ambito della tratta di esseri umani, del promovimento della prostituzione, dei reati finanziari quali l’usura e delle infrazioni alla Legge federale sugli stranieri e l’esercizio illecito della prostituzione (261 casi nel 2012, 143 nel 2011). L’importante operazione DOMINO condotta in collaborazione col Ministero pubblico e concretizzatasi in 13 interventi tra aprile e novembre (coinvolti 12 bar, 4 affittacamere e una sauna), ha permesso di ripristinare una situazione di legalità all’interno degli esercizi pubblici.

 

Ulteriori controlli e monitoraggi sono stati effettuati nei saloni di massaggio, appartamenti e night club per verificare che le persone fossero in regola con la legislazione federale in materia di permessi di lavoro. Nel corso dell’operazione DOMINO sono state interpellate 177 prostitute e denunciati al Ministero pubblico 32 responsabili di locali. Le persone arrestate sono state 13, mentre sono state sequestrate somme di denaro e posti sotto sequestro beni immobiliari per un valore di circa 14 milioni di franchi. L’esercizio illecito è stato contestato non solo alle persone che svolgevano la prostituzione ma anche ai responsabili, ai gerenti e ai gestori siccome, con il loro agire, hanno infranto le prescrizioni cantonali sul luogo, il tempo e/o le modalità dell’esercizio della prostituzione, mettendo a disposizione delle operatrici lo spazio dove adescare il cliente.

 

Dai 33 locali noti per praticare la prostituzione si è passati entro fine anno a 7. Gli esercizi che hanno chiuso su ordine della magistratura sono stati 13, mentre 11 lo hanno fatto autonomamente. Se alcuni gerenti hanno in seguito ripristinato l’attività originale della ristorazione, altri hanno inoltrato alle Autorità comunali una richiesta per il cambiamento di destinazione da esercizio pubblico a postribolo.

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