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LUGANOCasinò, si va avanti con la discoteca. Ceruso: "Esterrefatto, il CdA doveva dimettersi"

23.10.12 - 15:04
La casa da gioco: "Manteniamo l'offerta dell'intrattenimento". Ceruso: "il CdA doveva rassegnare le dimissioni per rispetto della cittadinanza"
Foto d'archivio (Tipress)
Casinò, si va avanti con la discoteca. Ceruso: "Esterrefatto, il CdA doveva dimettersi"
La casa da gioco: "Manteniamo l'offerta dell'intrattenimento". Ceruso: "il CdA doveva rassegnare le dimissioni per rispetto della cittadinanza"

LUGANO - E' rimasto a bocca asciutta chi si aspettava le dimissioni del Consiglio di Amministrazione del Casinò di Lugano. Tra i delusi, c’è in prima fila Nando Ceruso, il sindacalista dell'OCST, che all'uscita del comunicato stampa diramato nel primo pomeriggio di martedì, si dichiara "esterrefatto".

Il CdA, dopo la seduta straordinaria di questa mattina, si dichiara praticamente estraneo alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Nyx, in quanto la discoteca risulta “inquilino” degli spazi messi a disposizioni dal casinò. A tal proposito si legge: "In particolare il CdA sottolinea come il proprietario non possa essere ritenuto responsabile per le modalità di gestione e i comportamenti dell'inquilino. Nel nostro caso il signor Bravo, al momento dell'aggiudicazione del concorso, era persona conosciuta sulla piazza, incensurata e ritenuta competente in quanto gestiva da anni altre note discoteche". "l CdA – si legge ancora - senza sminuire la gravità dei fatti, ribadisce come esso abbia sempre agito con correttezza, tutelando gli interessi degli azionisti di Casinò Lugano SA (che oggi si concretizzano con le opportune disdette legali) nel pieno rispetto delle precise indicazioni espresse dalla Commissione Federale delle Case da gioco"

Ceruso si dichiara molto scettico sulla presa di posizione del CdA: "Scusate, ma chi ha fatto arrivare questa gente al Casinò? Il CdA ha avallato la decisione di far arrivare questi personaggi e la loro responsabilità è concreta".

"Il CdA avrebbe dovuto trarre le conclusioni e avrebbe dovuto dimettersi - continua Ceruso - Sarebbe stata una prova di serietà di rispetto nei confronti della cittadinanza tutta e nell'interesse pubblico. Non si può dire che l'attenzione e la professionalità del casinò sia delle più esemplari e sarebbe stato giusto capire chi sia il responsabile di tutta questa gestione. Il direttore marketing non era un estraneo all'interno del Casinò. Era un dirigente tuttofare e di stretta fiducia di Thonauser (ex direttore della casa da gioco, ndr)".

Ceruso si riferisce a Paolo Guarnieri, collaboratore esterno marketing, la cui posizione - come si legge nella nota del Casinò - è stata "oggetto di ripetute verifiche anche da parte dell'autorità di vigilanza federale".

Il CdA conclude ribadendo la sua intenzione di mantenere l'offerta complementare di intrattenimento e ha deciso "di mettere a disposizione del Municipio di Lugano tutta la documentazione e le informazioni necessarie affinché l'Esecutivo possa essere compiutamente informato".

Un'operazione trasparenza quella del casinò che giunge in un periodo particolarmente delicato sotto il profilo finanziario, visti i tempi difficili che sta attraversando la casa da gioco luganese.

Alla luce di questi avvenimenti, secondo Nando Ceruso, a pagare le conseguenze di questo ciclone giudiziario saranno, ancora una volta, i dipendenti del casinò. "Alla fine a pagare le conseguenze saranno ancora i poveri cristi, che all'interno lavora con massima onestà sotto la di certi dirigenti che non brillano per deontologia, serietà professionale. E i loro errori  saranno i dipendenti a pagarli".

p.d'a.

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