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SAN BERNARDINOTensione in paese: "Sarà un duro inverno"

17.10.12 - 20:30
Impianti sciistici chiusi, sconforto tra i commercianti: "Perderemo un sacco di soldi". Ma l'ente turistico reagisce: "Ecco come ci salveremo"
Foto d'archivio (Keystone)
Tensione in paese: "Sarà un duro inverno"
Impianti sciistici chiusi, sconforto tra i commercianti: "Perderemo un sacco di soldi". Ma l'ente turistico reagisce: "Ecco come ci salveremo"

SAN BERNARDINO – “Non ci resta che sperare e pensare positivo, come fanno i malati. Noi in fondo siamo davvero un po’ malati in questo momento…” Erwin Truninger è il proprietario del negozio Lumbreida Sport a San Bernardino. La sua è un’amara constatazione che riassume il sentimento generale regnante per le vie della località turistica grigionese. Quest’inverno non si scierà, la conferma ufficiale è arrivata negli scorsi giorni. E per chi vive di turismo è un pugno allo stomaco. “Questa notizia non è piaciuta a nessuno – dice Kasimir Kovacevic, gerente del ristorante Postiglione –, siamo preoccupati, per noi un inverno senza sci rappresenta una situazione nuova”.

Un inverno duro - È passato più di un mese da quando la famiglia Ghezzi, che per 30 anni aveva gestito gli impianti, ha annunciato di volere cessare l’attività. Nel frattempo si è perso il treno, è scesa la prima neve e non è stata fatta la manutenzione delle piste e degli impianti della San Bernardino impianti turistici (Sbit). Di conseguenza, per quest’anno, non si scia. Il futuro? Resta un’incognita. Ma a breve dovrebbe esserci la scelta della cordata che gestirà la stazione. “Intanto però ci tocca affrontare questo inverno particolare – sospira Peter Wellig, responsabile dell’hotel Bellevue –, durissimo. Tanti hanno già disdetto le loro prenotazioni, altri devono ancora farci sapere. Questa non ci voleva, la perdita finanziaria sarà comunque importante, già avevamo problemi per colpa dell’euro”.

Speranze - Si cercano appigli, a San Bernardino. E ci si aggrappa alla speranza che qualcosa limiti gli effetti catastrofici che un inverno senza sci potrebbe portare. “Inutile fare giochi di parole – puntualizza Wellig –, comunque vada ci saranno perdite finanziarie per noi. Ci si sta organizzando per offrire ai nostri clienti il trasporto fino agli impianti di Splügen, a una ventina di minuti da qui. Purtroppo non basterà”. Kovacevic aggiunge: “C’è un piccolo sci lift in paese, a Pian Cales. Speriamo che lo mettano a posto, in modo che chi ha bambini piccoli possa comunque essere soddisfatto, almeno in parte. Finora sono state fatte tante, troppe promesse. Servirebbe un messaggio forte dai politici”. “A San Bernardino – aggiunge Truninger – si può fare sci di fondo, passeggiate invernali, pattinaggio… Speriamo che chi pratica queste attività ci renda comunque visita”.

La reazione - Nel frattempo c’è comunque stata una reazione importante. Lo conferma Christian Vigne, dell’Ente turistico del Moesano. “Durante la stagione rimarrà aperta l’area sciistica di Pian Cales, dove i giovani potranno sciare gratuitamente e gli adulti avranno tariffe agevolate. Poi ci saranno la pista di ghiaccio, i percorsi con le racchette, lo sci di fondo, la piscina Albarella. L’offerta, al di là dello sci, è molto ampia”. Nascono anche importanti collaborazioni con altre località sciistiche. “Chi avrà la stagionale a Pian Cales potrà andare a sciare in stazioni come Lenzerheide, Savognin e Splügen pagando lo skipass al 50%. Sono state discusse anche altre offerte con località che distano fino a un’ora di auto da San Bernardino. L’idea è di proporre una carta clienti che agevoli l’utenza con sconti fino al 20%. Abbiamo infine trovato un accordo anche per quanto riguarda il biglietto combinato Autopostale e skipass Splügen. Non siamo pessimisti, anzi”.   
 


 

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