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TICINOTruffa all'AI, si aggrava la posizione della "falsa invalida"

06.04.12 - 10:38
L'imputata è riuscita, con falsi certificati medici da lei allesititi, a ottenere rendite d'invalidità e prestazioni complementari per circa 450mila franchi. L'indebito profitto sale a 1,2 milioni di franchi
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Truffa all'AI, si aggrava la posizione della "falsa invalida"
L'imputata è riuscita, con falsi certificati medici da lei allesititi, a ottenere rendite d'invalidità e prestazioni complementari per circa 450mila franchi. L'indebito profitto sale a 1,2 milioni di franchi

BELLINZONA - Si aggrava la posizione della falsa invalida che lo scorso mese di luglio era stata rinviata a giudizio davanti alla corte delle Assise criminali di Mendrisio con l'accusa di truffa aggravata per mestiere e ripetuta falsità in documenti ai danni di numerose compagnie assicurative private ed assicurazioni sociali. L'imputata, secondo quanto stabilito dal Procuratore pubblico Manuela Minotti Perucchi, aveva ottenuto la stottoscrizione di polizze assicurative per perdita di guadagno fornendo false generalità ed esibendo certificati medici falsi da lei allestiti, ottenendo in tal modo indebitamente indennità per perdita di guadagno e prestazioni sociali complementari.

Come detto, la sua posizione, si è aggravata. Con una nota, il Ministero pubblico segnala che, nei confronti della medesima persona, in attesa di giudizio, il procuratore pubblico Manuela Minotti Perucchi ha emesso un atto d'accusa aggiuntivo per i reati di truffa per mestiere ai danni dell'ufficio invalidità e delle assicurazioni sociali. L'imputata è riuscita, ingannando astutamente i funzionari dell'ufficio AI, a mano di certificati medici falsi da lei allestiti e dissimulando di essere abile al lavoro e di aver svolto attività lucrativa dipendente ed indipendente, ad ottenere rendite d'invalidità e prestazioni complementari per circa 450'000 franchi. Complessivamente l'indebito profitto da lei conseguito assomma a 1'200'000 franchi. L'imputata ha pure allestito diversi documenti falsi che ha utilizzato, a scopo di inganno, di fronte ad autorità e datori di lavoro.

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