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CANTONEAccuse di molestie per un fotografo ticinese. La risposta: «Non so di cosa parla»

18.10.17 - 11:17
Se ne parla da giorni su blog e social. Il caso Weinstein sta scaldando gli animi e ha portato la discussione fino alla realtà ticinese dove è spuntato il caso di un noto fotografo
fotolia
Accuse di molestie per un fotografo ticinese. La risposta: «Non so di cosa parla»
Se ne parla da giorni su blog e social. Il caso Weinstein sta scaldando gli animi e ha portato la discussione fino alla realtà ticinese dove è spuntato il caso di un noto fotografo

LUGANO -Sulla rete in questi giorni è un gran parlare del caso Weinstein, il potente produttore hollywoodiano che avrebbe molestato e abusato di almeno una quarantina di attrici. Nelle ultime ore il discorso si è spostato sul Ticino. Su blog e social media è spuntata la storia di un noto fotografo attivo alle nostre latitudini che avrebbe molestato diverse ragazze. Il nome del soggetto in questione non viene mai fatto direttamente, ma risalire alla sua identità non è difficile. 

Le voci sui social - Lo sfogo affidato ai social dal regista e produttore Alberto Meroni, viene infatti raccolto e condiviso da altri professionisti del settore in Ticino. «Confermo, anch'io attorno il 2000 - 2001 avevo sentito voci su questo fotografo - sottolinea uno di questi -. E non solo da una ragazza. Avevo fatto dei video per Miss Ticino e ne erano saltate fuori di ogni». «Tutti sanno, sapevano e sentivano queste voci», scrive un altro.

La testimonianza di un ex collaboratore - Sollevare la cornetta e sentirsi fare nome e cognome (noto alla redazione) è un attimo: «Ho collaborato con lui tempo fa. Se dopo 17 anni ancora ricordo queste voci è perché evidentemente erano insistenti», spiega F. «Le ragazze, appena lo vedevano arrivare, lo indicavano con appellativi che facevano intuire delle avance subite».

Per l'ex collaboratore parlare di molestia potrebbe essere però eccessivo: «Qui siamo di fronte a un soggetto che faceva proposte un po' spinte. Che magari ti offriva un lavoro o una possibilità di vincere un concorso in cambio di qualcosa d'altro. Certamente una persona la cui professionalità è discutibile. Un uomo ambiguo».

«Tutti sanno» - Lo stesso quadro è descritto anche da una "collega" del fotografo in questione (che si è occupata dello stesso settore per anni). «Mi risulta che in passato sia anche stato denunciato da una ragazza - spiega P. -. Come la cosa sia andata a finire non mi è noto. Certo è che tutti sanno. Una persona che sul lavoro offre certi scambi trovo che sia professionalmente scorretta. Se poi abbia commesso abusi... Questo non mi è dato saperlo».

Il fotografo non commenta - Il diretto interessato, contattato al telefono, non ha voluto esprimersi sui commenti pubblicati su Facebook, limitandosi a tagliare corto con un «non so di cosa parla. Non sono interessato a questo colloquio».

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