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CUGNASCO-GERRAChe pasticcio dietro al canapaio nel rustico

29.09.17 - 16:06
Ma come si fa ad affittare un rustico a un tipo del genere? Se lo sono chiesti in molti dopo il rocambolesco sfratto che ha visto coinvolto un 32enne dominicano. Ora il proprietario chiarisce
Che pasticcio dietro al canapaio nel rustico
Ma come si fa ad affittare un rustico a un tipo del genere? Se lo sono chiesti in molti dopo il rocambolesco sfratto che ha visto coinvolto un 32enne dominicano. Ora il proprietario chiarisce

CUGNASCO-GERRA – Ma come si fa ad affittare un rustico a un tipo del genere? Sui social network, ma anche dal vivo, il proprietario dell'edificio di Cugnasco-Gerra, in cui recentemente è stata rinvenuta una piantagione di canapa indoor, è stato bersagliato dalle critiche. Sotto a lente c'è il 32enne di origini dominicane che, fino qualche tempo fa, abitava nello stabile e che, di nascosto, coltivava l'erba. Un giovane uomo che da mesi non versava l'affitto al locatore. Per sbloccare la vicenda si è reso necessario l’intervento della polizia comunale di Locarno. 

Il proprietario del rustico ora torna alla carica. E rivela nuovi retroscena della vicenda. «Non ci sto a passare per idiota – precisa –. Il rustico era stato affittato a una giovane donna a partire dal primo di marzo del 2013. La ragazza ha regolarmente pagato gli affitti fino a maggio 2016. Da quella data non l’ho più vista. Ho in seguito appreso che era partita per un’altra località. In data 7 ottobre 2016 le ho inviato la disdetta del contratto di affitto per il 30 novembre 2016».

A metà ottobre dello stesso anno il proprietario nota che nel rustico ci sono alcuni sconosciuti. «Ho scritto alla Polizia comunale di Locarno con copia al comune di Cugnasco-Gerra affinché fossero effettuate delle verifiche. Il giorno dopo la mia inquilina si è presentata al mio domicilio con un acconto e con la promesse di saldare tutto lo scoperto, dicendo che a lei era subentrato il ragazzo con cui aveva avuto una relazione fino a qualche mese prima. Si trattava del giovane dominicano, appunto». 

C’è stata probabilmente parecchia ingenuità da parte del padrone di casa. Che oggi si morde le mani. «L’inquilina mi ha promesso che avrebbe saldato tutto lo scoperto più il mese di dicembre entro fine novembre 2016. A patto che stipulassi un contratto al suo ex ragazzo. Mi portò come garanzia un contratto di lavoro e una copia del contratto di assicurazione AXA per coprire eventuali danni nello stabile. Non volle presentarmi l’estratto dell’ufficio fallimenti, dicendo che non aveva debiti.  Io volevo chiudere la faccenda. E quindi, per ottenere il pagamento, ho dovuto stipulare immediatamente il contratto di affitto a partire dal primo dicembre del 2016».

La vicenda sembra essersi conclusa. Il proprietario scrive alle autorità dicendo che tutto si è chiarito. E l’ex inquilina salda quanto stabilito. «Il problema è che da quel momento in poi, vale a dire da gennaio 2017, non mi è più stato versato un centesimo. Sarebbe stato il nuovo inquilino a dovermi fare il versamento a questo punto. Ecco perché ho in seguito intrapreso le procedure previste dalla legge per arrivare allo sfratto eseguito a metà settembre».  

Sulla questione interviene Valentina Vigezzi Colombo, segretaria dell'Associazione inquilini della Svizzera italiana. «Molti piccoli proprietari, a differenza delle agenzie immobiliari, si fidano dell’impressione dell’inquilino che hanno davanti e molte volte non richiedono l’estratto dell’ufficio esecuzioni, da cui emerge chiaramente se il potenziale conduttore ha dei debiti. Da questo si può dedurre se c'è il rischio che faccia fatica a pagare la pigione. C'è poi la questione di richiedere un deposito di garanzia per coprire, a fine locazione, eventuali affitti, spese accessorie e pigioni non pagate. Va pero’ riconosciuto a diversi piccoli proprietari, che in buona fede si fidano dell’inquilino, senza essere troppo pedanti nel richiedere garanzie o attestati di sorta, come questi ultimi aiutino parecchie persone in assistenza o in temporanee difficoltà economiche a trovare un’abitazione. Questa fiducia, se contraccambiata, garantisce la formazione di un rapporto di locazione basato sulla correttezza, evitando così che si creino inutili attriti».

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