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CANTONE / SPAGNARene "scomparso": «Forse c'era»

21.06.17 - 17:59
Passo indietro da parte dell'istituto che ha effettuato l'autopsia sul corpo dell'anziana tornata morta da una vacanza in Spagna
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Rene "scomparso": «Forse c'era»
Passo indietro da parte dell'istituto che ha effettuato l'autopsia sul corpo dell'anziana tornata morta da una vacanza in Spagna

LUGANO - Potrebbe sgonfiarsi di colpo il caso della signora Giuseppina di Bellinzona, l’ottantenne morta in Spagna il 7 marzo scorso, in seguito a un ricovero in ospedale e rientrata in Ticino dieci giorni dopo con un rene in meno. Questo, almeno, secondo il reperto autoptico fatto all’Istituto di patologia di Locarno, che faceva riferimento a ‘Esiti di nefrectomia sinistra', ossia l’asportazione chirurgica dell’organo.

Mentre le indagini sono ancora in corso, l’Istituto di patologia di Locarno ammette che potrebbero esserci spiegazioni alternative all’espianto senza consenso in Spagna.

«Il rene sinistro non è stato trovato - spiega a La Regione il dottor Luca Mazzucchelli, direttore dell’Istituto patologico di Locarno . Non è stata un'autopsia usuale per le condizioni particolari della salma. Ma non si riferisce nel reperto autoptico di evidenze da espianto dell’organo dal corpo».

Dov'è allora il rene? «Penso che il rene c’era, ma non è stato trovato per un problema tecnico durante l’autopsia, dovuto alle condizioni del corpo della signora: il rene poteva essere in una posizione anomala difficile da vedere oppure non è stato cercato a sufficienza perché il focus era sulla ricerca della causa di morte e non sui reni. Abbiamo sottovalutato il rene perché non aveva rilevanza clinica», ammette il medico.

Insomma, l'errore, forse è di chi ha effettuato l'autopsia. «La mancanza del rene può essere stata interpretata come un esito remoto di nefrectomia e non aver capito che il problema potesse essere di natura tecnica».

L’istituto convocherà il figlio della signora Giuseppina a breve per le spiegazioni. Anche se l’ex docente ha già deciso di continuare gli accertamenti in Spagna. «In questa storia ci sono ancora troppe zone d’ombra e voglio fare chiarezza per rispetto verso mia madre e non solo per lei».

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