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LUGANOCatanzaro Calcio: anche due ticinesi indagati per riciclaggio

29.05.17 - 17:01
Un fiduciario del Luganese e uno del Mendrisiotto avrebbero occultato i milioni che Giuseppe Cosentino ha sottratto al fisco italiano, indaga anche il Ministero pubblico della Confederazione
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Catanzaro Calcio: anche due ticinesi indagati per riciclaggio
Un fiduciario del Luganese e uno del Mendrisiotto avrebbero occultato i milioni che Giuseppe Cosentino ha sottratto al fisco italiano, indaga anche il Ministero pubblico della Confederazione

LUGANO - «Compivano operazioni di trasferimento, sostituzione ed altre operazioni volte ad ostacolare l’identificazione della provenienza dei soldi derivanti da delitti di appropriazione indebita, evasione fiscale ed altro commesse dal Cosentino». E ancora: «Si prestavano ad essere inseriti quali titolari con poteri di firma di società estere formalmente intestatarie di conti correnti riconducibili al predetto Cosentino, il quale era tuttavia il reale intestatario dei conti in quanto avente diritto economico». Il Giudice per le indagini preliminari di Palmi, Paolo Ramondino, in queste righe parla dei due fiduciari ticinesi finiti nelle maglie dell’indagine Money Gate: si tratta di un 68enne del Mendrisiotto e di un 54enne del Luganese, titolare di una centralissima fiduciaria del lungolago. L’imputazione? Riciclaggio continuato in concorso, per il più anziano con l’aggravante della recidiva. I due ticinesi, per loro fortuna, sono stati risparmiati dalla più grave delle imputazioni, l’associazione a delinquere, toccata al presidente del Catanzaro Calcio e ad altre 7 persone per aver sottratto oltre 8 milioni di euro alla Gicos Import-Export Srl, di proprietà proprio di Giuseppe Cosentino, così da alleggerirne il carico fiscale.

Inchiesta anche in Svizzera - Le indagini italiane sono giunte a buon fine grazie alla collaborazione delle autorità elvetiche. Circostanza confermataci dal Ministero pubblico della Confederazione: «Le confermiamo che il MPC ha evaso delle commissioni rogatorie». E, come da prassi, le autorità di Berna hanno aperto «un procedimento penale contro ignoti per titolo di riciclaggio di denaro».

Fatture false e banche svizzere - A Giuseppe Cosentino si imputa l’occultamento di svariati milioni di euro derivanti da vendite in nero grazie a fatture false pagate tutte su conti correnti di banche svizzere tra le quali spiccano «Bsi, Fideuram Bank, Ubs, Credit Suisse e Efg Bank». Da queste banche, poi, i soldi sono stati riportati in Italia grazie allo scudo fiscale: gli inquirenti calabresi hanno accertato un patrimonio scudato del valore di 5,6 milioni di euro. Altri 3 milioni circa, invece, hanno preso altre vie del riciclaggio internazionale.

Il reddito di Cosentino - Il patron del Catanzaro Calcio, oltre ad aver sottratto milioni alla propria azienda per evadere il fisco, avrebbe anche falsificato le proprie dichiarazioni dei redditi come persona fisica. Dal 2007 al 2011 ha puntualmente indicato un reddito risibile rispetto ai suoi reali guadagni. Il culmine lo ha toccato nel 2008 quando pur avendo ricevuto uno stipendio di 2,3 milioni di euro ne ha dichiarati solo 238mila, un decimo.

Il consulente comasco - Tra gli indagati vi è pure un consulente finanziario residente nel Comasco che nel corso del 2013 aveva operato in Ticino quale direttore di una fiduciaria di Chiasso scioltasi già nel 2014. Lui, dagli atti dell’inchiesta, appare come uno dei più assidui traghettatori di capitali del gruppo attraverso il confine italo-svizzero.

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COMMENTI
 

ste.black 6 anni fa su tio
avvisate SuperNorman....

mats70 6 anni fa su tio
quanto bella gente che abbiamo ospite nel nostro povero Ticino... tutti onesti...

elvicity 6 anni fa su tio
quanto marciume sta venendo a galla... e chissà quanto c'è ne ancora nascosto
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