Giuseppe Cosentino è indagato per associazione a delinquere transnazionale, nel mirino degli inquirenti anche due fiduciari svizzeri
REGGIO CALABRIA - In un blitz di questa mattina sono state chiuse le manette ai polsi dell’imprenditore e proprietario del Catanzaro Calcio Giuseppe Cosentino. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari con la figlia Ambra Cosentino, una dipendente e un promotore finanziario milanese. Altri quattro collaboratori di Cosentino sottostanno invece all’obbligo di dimora. I reati contestatigli? Associazione a delinquere, aggravata dalla transnazionalità finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e appropriazione indebita.
L’avvio delle indagini nel 2011, dopo una verifica fiscale nella società di Cosentino che ha portato alla luce operazioni finanziarie anonime, destinazione Svizzera. Lunghe le indagini della Procura della Repubblica di Palmi che ha fatto anche richiesta di rogatoria alla Svizzera. Il gruppo emetteva fatture false per far sparire gli utili della sua società Gicos Import-Export e sottrarli al fisco. A preparare le false fatture, anche due cittadini svizzeri, amministratori di società fiduciarie nel nostro paese.
Giuseppe Cosentino ha sottratto l’impressionante cifra di 8,873 milioni di euro. Gran parte dei quali sono stati trasferiti nel nostro paese. Curioso il nome di uno dei conti della figlia di Cosentino che l’ha chiamato “cioccolato”: su questo conto nel 2011 la donna ha versato in contanti un milione di euro. Negli ultimi anni, approfittando dello scudo fiscale, Cosentino ha fatto rientrare parte dei capitali, 5,6 milioni di euro.
Infine all’imprenditore si imputa anche il reato di frode sportiva: nel campionato di Lega Pro 2012/2013 avrebbe influito sul risultato di una partita.