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GORDOLA «Vi ammazzo tutti uno a uno»

26.04.17 - 07:20
La testimonianza del securino che ha placcato il 21enne fuori dalla discoteca: «Sono distrutto per non aver salvato Fabrizio»
TiPress
«Vi ammazzo tutti uno a uno»
La testimonianza del securino che ha placcato il 21enne fuori dalla discoteca: «Sono distrutto per non aver salvato Fabrizio»

GORDOLA - Nuovi dettagli sull'aggressione costata la vita a Fabrizio C. A parlare con tio.ch/20minuti è il securino che, al momento dell'aggressione, stava seguendo il 21enne per condurlo fuori dal locale. Lo chiameremo F.: anche lui, ironia della sorte, è di origini balcaniche, come l'aggressore. Ed è «distrutto per non averlo potuto fermare» racconta. E chiede l'anonimato perché «ho ricevuto minacce di morte - spiega - io come i miei colleghi. Diceva che ci avrebbe ammazzati uno a uno».

L'addetto alla sicurezza ricostruisce nel dettaglio i momenti concitati di quella sera. «Lo stavo seguendo ma a un certo punto ha allungato il passo, era fuori di sé. Quando ho visto che si è avventato su Fabrizio era troppo tardi». In un attimo l'agente ferma il 21enne: «Gli ho detto che ero della sicurezza, in cambio ho ricevuto uno sguardo di sfida» e, in un attimo, un pugno in volto. «Era un pugno molto forte, tirato da qualcuno che si allena e sa come picchiare. Queste cose si capiscono subito» racconta l'uomo, ancora sotto choc.

Dopo aver condotto il 21enne fuori dal locale "con le maniere forti" i securini vengono avvisati delle gravi condizioni della vittima dell'aggressione. «A quel punto ci siamo resi conto che non potevamo lasciarlo andare - racconta F. - abbiamo provato a bloccarlo». Ma non è stata un'impresa facile. «Si è messo in posizione di guardia, come fosse sul ring, e diceva: "fatevi avanti, siete morti, questa è la vostra ultima serata" e cose del genere».

Alla fine F. è riuscito ad avvicinarsi e con i due colleghi ha atterrato il giovane ricevendo un altro pugno, questa volta nella schiena. «Era fuori di sé. Lo abbiamo tenuto fermo fino all'arrivo della polizia. Quando due giorni dopo ho saputo della morte di Fabrizio, non ci volevo credere». Ora anche F. sta valutando se denunciare Alexander D. per lesioni.

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