Bertini: «Le autorizzazioni non garantiscono un posto. Impariamo la convivenza»
LUGANO - Parcheggiare a Lugano è sempre più un miraggio? È quello che farebbe intendere una foto postata sulla pagina Facebook di Lugano vintage. L'immagine mostra un'auto munita del contrassegno "Zona Blu", quello che, in sostanza, agevola il parcheggio per i residenti/domiciliati.
Affianco al contrassegno, però, compare un biglietto scritto a penna e indirizzato alla polizia: «Non ho trovato posteggio - recita il messaggio vergato a mano -. È giusto che paghi anche la multa?».
Il post è accompagnato da diversi commenti che fanno intendere come il problema posteggi, anche per gli autorizzati a parcheggiare nelle zone blu, sia una realtà sempre più presente.
«L'autorizzazione non garantisce un posto auto» - D'altra parte, come sottolinea il vicesindaco di Lugano e capo dicastero Sicurezza e spazi urbani, Michele Bertini, il fatto di avere il contrassegno «non garantisce il posto auto». Questo non vuol dire che le autorizzazioni vengano rilasciate senza un criterio: «Viene effettuato un calcolo tra autorizzazioni e numero di posteggi disponibili - spiega Bertini -. Se la zona è satura non andiamo a rilasciare altre autorizzazioni».
A Lugano, d'altra parte, i posteggi non abbondano ovunque. «Ci sono comparti saturi, dove ci sono pochi posteggi e tante richieste. E c'è pure il fatto che le zone blu sono accessibili alle auto con disco orario, seppur per un periodo limitato».
Insomma, come ammette lo stesso Bertini, vige un po' la regola del «chi primo arriva, meglio alloggia. Il pagamento dei 40 franchi non garantisce un posto auto, e anche se il calcolo delle autorizzazioni dovrebbe garantire situazioni di normalità l'imprevisto è sempre possibile».
«Impariamo la convivenza» - Il Vicesindaco invita a non imitare l'automobilista finito sui social: «Quel bigliettino non servirà certo ad evitargli una sanzione». E invita alla tolleranza: «Dobbiamo imparare la convivenza. D'altra parte siamo il cantone con più auto pro-capite».
Conseguenza della nuova politica cantonale dei posteggi negli agglomerati? - Oltre alle auto dei ticinesi, poi, vi sono pure quelle dei frontalieri. E viene da domandarsi se questa presunta penuria di posti auto non sia, anche, conseguenza della regolamentazione dei posteggi voluta dalla Lega (si pensi solo alla chiusura del posteggio Cornaredo-Gerra). I furbetti del disco orario, d'altra parte, non sarebbero una novità.