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CANTONE / SUD AFRICALa vacanza al caldo di due ticinesi si trasforma in un incubo

21.01.17 - 14:45
La coppia finisce in ospedale. Lui per una grave infezione, lei perché picchiata e derubata. E il ritorno a casa è più difficile del previsto
La vacanza al caldo di due ticinesi si trasforma in un incubo
La coppia finisce in ospedale. Lui per una grave infezione, lei perché picchiata e derubata. E il ritorno a casa è più difficile del previsto

PRETORIA - Come ogni inverno, una coppia di pensionati ticinesi si concede delle vacanze al caldo. La loro meta prediletta è il Sud Africa, già visitato tre volte.

Quest'anno, L.S. (73) e il marito F.S. (79) (residenti a Lugano) sono atterrati a Johannesburg il 21 dicembre. Il loro piano: visitare Città del Capo e ammirare leoni ed elefanti nel Parco Nazionale Kruger e a Botswana. Per fare ciò hanno trovato alloggio presso una casa a Magaliesburg, a nord del paese. Dove la vacanza si è trasformata in un incubo.

Pochi giorni dopo il loro arrivo, infatti, la donna si sente male. E il marito sta ancora peggio. Viene diagnosticata loro un'infezione ai polmoni. F. viene ricoverato vicino a Rustenburg.

«Non ho idea di come abbiamo potuto ammalarci. Forse in aereo, in aeroporto, o altrove. Mi sentivo male e molto debole», racconta la donna a Netwerk24. Lei però si riprende. Il marito no. E i giorni passano. L'uomo viene trasferito in ambulanza al reparto di terapia intensiva di un ospedale di Johannesburg.

La pensionata noleggia quindi un'auto per seguire il marito malato. Il 9 gennaio, verso le 14, si sposta da Pretoria a Johannesburg. Si ricorda di essersi fermata più volte per controllare la mappa. Poi più nulla. Ha perso i sensi? Non lo sa, ma le viene rubata l'auto.

Dei malviventi l'hanno picchiata prima di scappare con il suo veicolo e i suoi effetti personali: portafogli, telefono, carta di credito. La donna si risveglia in un ospedale a Johannesburg. Ma in un altro luogo rispetto a dove è ricoverato suo marito. Ha il viso gonfio. E diverse ferite.

Ma la cosa che la fa più soffrire è non poter stare vicina al suo compagno. «Venire derubati in un paese straniero ed essere lasciati senza nulla è un'esperienza terribile», spiega alla stampa locale. «Ora vogliamo tornare in Svizzera. Mio marito non vuole restare qui e non torneremo più da queste parti».

Ma dovrà aspettare. La coppia ha doppia nazionalità e viaggia con passaporto italiano. I due si sono dovuti rivolgere all'ambasciata svizzera e italiana per i documenti. E il marito deve trascorrere un'altra settimana in ospedale. Poi almeno un'altra in hotel per recuperare le forze sufficienti a porre fine al viaggio da incubo.

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