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Le parole del padre di due dei giovani che hanno causato l’incendio. Le operazioni di spegnimento proseguono anche oggi
FAIDO - «Sono stati i miei figli». Lo ha annunciato di fronte alla telecamere di TeleZüri il padre di due dei 4 minorenni che, nel pomeriggio di martedì 27 dicembre, hanno imprudentemente acceso un fuoco all’aperto sui Monti di Doro, sopra Chironico, scatenando un incendio che in poche ore ha divorato quasi 250 ettari di bosco.
La famiglia di Beat Bachmann, questo il nome del padre, si era recata in Leventina per trascorrere qualche giorno di relax durante le festività natalizie. Una vacanza terminata in anticipo e in modo imprevisto nel pomeriggio di martedì, quando i suoi figli, in compagnia di due giovani ticinesi, hanno avuto la pessima idea di accendere un fuoco da campo nei boschi sopra la località leventinese.
Il tempo secco e il forte vento hanno fatto il resto, trasformando rapidamente quel piccolo fuocherello in un vero e proprio inferno. Il signor Bachmann ha raccontato a TeleZüri di aver sentito i bambini urlare. «Siamo usciti fuori, c’era anche mia moglie e un collega. Abbiamo iniziato a gettare acqua sulle fiamme ma non serviva a nulla. Allora abbiamo preso due estintori ma anche questi non sono riusciti a fare nulla. Nel frattempo avevamo già allertato i pompieri e avevamo spiegato che i ragazzini avevano acceso un fuoco. Purtroppo in soli 5 minuti il fuoco aveva distrutto già 100 metri di bosco e la situazione era del tutto fuori controllo.»
Decisamente un pessimo finale di vacanze per la famiglia Bachmann che, dopo quanto successo, ha lasciato il posto e ha fatto rientro a casa, a Bellinzona.
Fiamme ancora vive - Le operazioni di spegnimento, iniziate martedì e proseguite per tutta la giornata di mercoledì, stanno continuando anche oggi. Sul posto questa mattina erano presenti 40 pompieri, supportati da quattro elicotteri.
I quattro adolescenti sono indagati dalla Magistratura dei minorenni. L’ipotesi di reato è di incendio colposo.
