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STABIOIl cognato ha ammesso l'occultamento, ma non l'omicidio

19.10.16 - 18:18
Il 42enne accusato dell'omicidio della maestra di Stabio si difende affermando di aver portato via il corpo per non fare soffrire i famigliari
Il cognato ha ammesso l'occultamento, ma non l'omicidio
Il 42enne accusato dell'omicidio della maestra di Stabio si difende affermando di aver portato via il corpo per non fare soffrire i famigliari

STABIO - Il cognato della 35enne di Stabio trovata morta nei boschi di Rodero, in provincia di Como, ha ammesso di aver occultato il cadavere, ma non di averla uccisa. Per questo oggi, in occasione dell'incontro con i media, la polizia ha riferito di una confessione parziale.

Il 42enne marito della sorella di Nadia A., lo ricordiamo, è accusato di omicidio. Ma sono ancora molti i punti oscuri sui quali fare chiarezza.

Il delitto sarebbe avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì. L'uomo - come riferisce la Rsi - afferma di aver trovato la donna morta nell'appartamento che condivideva con la madre e di averla portata nel bosco per non ferire i famigliari. Al momento non si capisce ancora come sia stata uccisa e soprattutto perché.

L'uomo non è stato fermato prima in quanto si trovava in Italia. Già la sera della morte della maestra era andato a cena con moglie e suocera oltre confine. Ed era passato proprio da Rodero. Lunedì, poi, si era recato in Sicilia per assistere a un funerale e quindi rientrare, ieri sera, in Ticino.

Ad attenderlo c'era la polizia. Tra i parenti stretti era l'unico a non essere stato sentito. Inoltre aveva inviato una mail ai famigliari, a nome di Nadia, per giustificare l'assenza della 35enne. I contenuti di questa mail non sono noti. Al momento del fermo il 42enne aveva ancora indosso alcuni effetti personali della vittima.

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