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LUGANOUomo fermato dalla polizia davanti al Bar Corallo di Besso

30.09.16 - 19:29
Si tratterebbe del marocchino che già avrebbe dovuto essere espulso 10 mesi fa per una lunga serie di reati. Momentaneamente è in carcere alla Stampa
Ti-Press
Uomo fermato dalla polizia davanti al Bar Corallo di Besso
Si tratterebbe del marocchino che già avrebbe dovuto essere espulso 10 mesi fa per una lunga serie di reati. Momentaneamente è in carcere alla Stampa

LUGANO - Un fermo di polizia nella mattinata di oggi, venerdì, davanti al Bar Corallo di Besso, a Lugano. Stando a fonti informate, si tratterebbe del marocchino già condannato all'espulsione dalla Svizzera dal Tribunale federale dieci mesi fa. L'uomo attualmente si troverebbe al carcere della Stampa. Ignote al momento le cause precise dell'arresto. 

Un caso strano - La vicenda del marocchino ha del clamoroso. Ne avevamo riferito alcune settimane or sono. Più volte le autorità cantonali ne avevano decretato l'espulsione. Sul suo conto, oltre un centinaio di attestati di carenza beni, una decina di condanne e una cinquantina di procedure. Pene legate soprattutto a reati commessi nell'ambito degli stupefacenti e delle infrazioni stradali. 

Vita da hotel - A suon di ricorsi, l'uomo era riuscito ad arrivare fino al Tribunale federale. Fino alla sentenza definitiva, emanata nell'autunno del 2015. Grazie alla testimonianza di alcuni residenti del quartiere di Besso si era poi scoperto che l'uomo avrebbe continuato a risiedere nella zona, e più precisamente in un noto albergo della via fino a luglio 2016. Non solo. Nonostante la condanna di espulsione, avrebbe beneficiato di una rendita di assistenza ancora per diversi mesi.  

Informazione approssimativa - L'articolo pubblicato su Ticinonline aveva mandato su tutte le furie il responsabile dell'Ufficio del sostegno sociale e dell'inserimento, che aveva apertamente parlato di "informazione approssimativa" da parte del nostro portale. Allo stesso tempo, Il Dipartimento delle istituzioni aveva deciso di non entrare nel merito del caso specifico. 

Eccezioni - Su nostra precisa sollecitazione, la portavoce del Dipartimento ha poi spiegato come funzionano in generale le procedure in queste situazioni. «La verifica dell'avvenuta partenza viene effettuata, a dipendenza dei casi, dall'autorità comunale competente, oppure dalla polizia cantonale. Il termine di partenza può essere sospeso, ad esempio, quando la persona straniera non può rimpatriare a causa di gravi e comprovati motivi di salute. In casi simili i diritti acquisiti dalla persona straniera durante il suo soggiorno in Svizzera, ad esempio il percepimento delle prestazioni sociali, sono mantenute fino alla scadenza dell'ultimo termine di partenza fissato a seguito della crescita in giudicato dell'ultima decisione». 

Una situazione intricata - Perché l'uomo è finito in manette? La sua espulsione è ora diventata effettiva? Il marocchino nelle ultime settimane si sarebbe dovuto presentare davanti al giudice di pace e alla pretura di Lugano per due distinte situazioni. Questi due incontri con le autorità hanno avuto un peso nel suo arresto? Domande che, per adesso, restano senza risposta. 

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