Un gruppo di artigiani ticinesi contro la nuova Legge sulle imprese artigianali è stato ricevuto da Claudio Zali
BELLINZONA - Un gruppo formato da una trentina di artigiani ticinesi contrari alla Legge sulle imprese artigianali, conosciuta anche come Lia, ha manifestato mercoledì pomeriggio a Bellinzona contro l'obbligo di iscrizione all'albo che entrerà in vigore il 1° ottobre.
La nuova legge si prefigge di regolamentare le attività artigianali per combattere gli abusi, in un settore messo sotto pressione negli ultimi anni da una forte concorrenza dall'estero, che offre sul mercato ticinese servizi a prezzi che mettono in difficoltà gli artigiani locali.
Gli artigiani contrari alla legge hanno sfilato in corteo dalla stazione di Bellinzona fino al Palazzo delle Orsoline con striscioni e manifestato la loro contrarietà alla nuova legge che prevede l'iscrizione all'albo gratuita per i confederati, ma non per i ticinesi, che dovranno sborsare 600 franchi.
Come riferisce la Rsi, il Consigliere di Stato Claudio Zali, ha ricevuto una delegazione dei rappresentanti degli artigiani contrari alla nuova legge, annunciando la ridiscussione della LIA che avverrà la prossima settimana.