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MAGADINO Messinscena alla stazione di servizio? Gerente e rapinatore si accusano a vicenda

31.08.16 - 16:39
I due uomini al momento restano in carcere. Le loro versioni sono contrastanti. Continuano le ricerche di altre due persone coinvolte nella presunta farsa
Rescue Media
Messinscena alla stazione di servizio? Gerente e rapinatore si accusano a vicenda
I due uomini al momento restano in carcere. Le loro versioni sono contrastanti. Continuano le ricerche di altre due persone coinvolte nella presunta farsa

MAGADINO - Nuovi sviluppi sulla presunta falsa rapina avvenuta lo scorso 29 luglio alla stazione di servizio Tamoil di Magadino. Stando a fonti informate, le due persone arrestate si troverebbero ancora in carcere, alla Farera. E le loro versioni, esposte agli inquirenti, sarebbero completamente contrastanti. «È così – conferma Saverio Snider, portavoce del Ministero pubblico –. Il gerente della stazione di servizio nega di avere orchestrato una messinscena. Il problema è che l'autore materiale del gesto dice l'esatto opposto».

Dietro le sbarre - È un'inchiesta complicata, quella legata ai fatti di Magadino. Dietro le sbarre, al momento, ci sono un 58enne italiano, responsabile del negozio, e un 40enne, anch'esso italiano, fermato a ferragosto alla dogana di Rheinfelden, nel canton Argovia. Quest'ultimo è l'uomo che quella sera di fine luglio si è presentato armato alla cassa del distributore di benzina.

Ricercati in Italia - All'appello, tuttavia, mancano altre persone, coinvolte nella vicenda. «Innanzitutto si sta cercando una donna – riprende Snider –. Quella che avrebbe atteso il rapinatore in auto quella sera. Poi una quarta persona. Le indagini si stanno concentrando sul territorio italiano».

Ipotesi plausibile - L'ipotesi della messinscena, ideata probabilmente per riscuotere un cospicuo risarcimento assicurativo, sembra sempre più concreta. «Anche se – ribadisce il portavoce del Ministero pubblico – il 58enne responsabile della stazione di servizio non ha ancora ammesso nulla». Oltre alla testimonianza del presunto complice 40enne, a incastrare il 58enne sarebbero alcuni dettagli strani notati dagli inquirenti durante l'analisi delle registrazioni della video sorveglianza.

Un caso isolato - Intanto, c'è chi è pronto a scommettere che la presunta falsa rapina di Magadino non rappresenti un'eccezione. D'altra parte nella Svizzera italiana l'assalto al distributore di benzina è tra i crimini più frequenti. Davvero sono tutte rapine reali? «Direi proprio che quello in questione è un caso isolato – assicura Snider –. Non abbiamo elementi che in questo momento possano farci sospettare dell'esistenza di altre situazioni analoghe».

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